Che dire di questo disco? Da quando ce l’ho non ho mai smesso di ascoltarlo.
Nerve City è attualmente, a parere del sottoscritto, il progetto di garage/rock/psichedelico forma canzone più interessante che c’è sulla piazza. Un mistone delle peggiori influenze dagli anni sessanta rilette e rielaborate in modo originale e personale.
C’è di mezzo il blues perché le canzoni sono piccoli racconti, storie che iniziano e finiscono in due minuti ma che potrebbero durare all’infinito. Come estetica sonora c’è di mezzo il garage psichedelico più oscuro degli anni Sessanta.
Nerve City è il progetto di un unico personaggio dal nome Jason Boyer che è divenuto negli ultimi cinque anni una specie di culto per i peggiori ascoltatori di questo tipo di musica.
Per quasi tutti gli altri suoi dischi ha lavorato in cameretta con multitraccia a cassetta suonando e registrando tutti gli strumenti. Per questo disco invece si è avvalso della collaborazione di due amici, un signor batterista e un signor bassista e di uno studio di registrazione analogico con un signor fonico che è riuscito ad immortalare nel modo più caldo possibile le sue canzoni rendendole un po’ meno grezze e lo-fi.
Però devo dire che, due settimane fa, ho avuto modo di vederlo dal vivo in Francia e il suo concerto è stato una grossa delusione. Nerve City per questo tour europeo (appena finito) era un duo batteria e chitarra-voce. Il live a cui ho assistito è stato più un punk/hardcore fatto male con nulla a che vedere con il contenuto del disco. Le canzoni erano state riarrangiate per essere sparate in faccia taglienti ad alto volume perdendo così la loro caratteristica principale che è quella di riuscire semplicemente a farti viaggiare senza bisogno di altri ingredienti. Lui sembrava fatto, ma la sua fattanza era più ostentata che altro, e non riusciva a suonare perché semplicemente in palla per banali problemi tecnici e per fortuna il batterista ha tenuto alla meno peggio a galla la baracca evitando la totale figuraccia.
Comunque alla fine del concerto mi sono preso per 10 euro il disco serigrafato, che in italia ovviamente non è mai arrivato e mai arriverà. Se vi piace la roba storta, scura e asociale questo disco è quello per fa per voi.