Gruppo di giovanissimi postpunkers vecchia maniera provenienti da Austin, Texas appena approdati in casa Sacred Bones records. Gli Institute annoverano nelle loro file componenti che fanno parte di altre nuove interessanti formazioni di Austin quali Wiccans, Recide e Glue. Il suono dei ragazzi si rifà sicuramente a molte anarco band anni 80 e c’è chi li paragona ai Crisis per testi, approccio e attitudine. Il loro primo 12″ ep, uscito nel 2013 per Deranged conteneva le prime demo ed è stato registrato in gran parte in casa con un 4 tracce dal cantante prima che la formazione si allargasse a quella attuale. Nel nuovo disco Salt da poco uscito su Sacred Bones la pasta sonora si è un pò ripulita ma resta sempre calda, le canzoni scure e nichiliste continuano ad avere energia e freschezza come quelle presenti nel primo album. La batteria detta tempi di marcia mentre il basso la spinge in avanti, la chitarra ricama a modo negli spazi vuoti e su tutto ciò si appoggiano le parole del cantante che esprime il suo disgusto verso la società, senza mai urlare troppo ma come se fosse un matto costretto dentro una camicia di forza. Come avevo già scritto per i Coneheads nello scorso numero di Sotto Terra, un gruppo che non inventa nulla di nuovo ma che dobbiamo apprezzare anche e solo per la sua esistenza. Qualcosa si sta muovendo sotto terra e sempre continuerà a muoversi.
tab_ularasa x Sotto Terra numero 2, luglio 2015.