Cassetta autoprodotta uscita a inizio 2015 di devastato e degenerato punk rock. I Black Panties da come mi pare di aver intuito sono un progetto di un unico personaggio che risponde al nome di Luc Michalski proveniente da St.Louis. Il losco figuro con la maschera nera, da un po’ di anni si diverte a fare il verso a GG Allin. Le atmosfere già molte scure e ultra nichiliste delle scorse uscite in questa nuova cassetta raggiungono l’apice della pece. Per Black Panties il mondo è già finito da tempo, fuori non c’è più nulla ma lui continua a vagare nelle fogne a urlare Born in the Shit and I die in the shit. In Future sembra di sentire lo zombie di Jay Reatard che dopo essere uscito fuori dalla bara, armato di un vecchio synth anni 80, si mette a fare una serenata alla luna nera tracannando a gargarozzo whiskey del penny market. Dentro a questa paccottiglia ci sono tutti i peggio rifiuti e escrementi musicali dei vari generi. Per Black Panties non esiste la raccolta differenziata: gli sprazzi di Hardcore di You’ll never fin my body si trasformano in un quasi metal Sabbattiano da toccata di palle in Prophet of hate. La cassetta potete scaricarvela da questo indirizzo:
https://blackpanties.bandcamp.com/album/respect-the-mask-split-lp-demos
Vi consiglio vivamente di farlo. Una delle cose peggiori e oltraggiose degli ultimi tempi.
tab_ularasa x Sotto Terra numero 2, luglio 2015.