– Ciao noi ci conosciamo ma chi legge no. Chi siete?
Ciao siamo Danilo ed Anita, rispettivamente giugno 1981 e Gennaio 1986 entrambi nati e cresciuti nella provincia comasca o meglio in alta Brianza. Ci conosciamo dalla seconda metà degli anni 2000 e dal Giugno 2016 collaboriamo insieme nella gestione della Trattoria San Biagio sita ad Orsenigo in località Parzano.
– Cosa fate?
Cerchiamo di stare bene. Con la trattoria oltre ad offrire ospitalità enogastronomica, proviamo ad andare un pò oltre ai paletti della ristorazione classica. Le mura della San Bias ospitano mostre di artisti giovani o meno giovani vicini alla scena underground ed indipendente (passateci i termini) italiana, organizziamo piccoli concertini all’interno e all’esterno della struttura come è stato il San Bias circus della scorsa estate, anche le bands e la musica che preferiamo proporre ha un’attitudine di fiera indipendenza e lontana da apparenze convenzionali. Distribuiamo fanzines , tapes, vinili anche se ovviamente rimaniamo una Trattoria dove si mangia e si beve.
– Com’è andata in questi anni di Pandemia? Come vi siete reinventati?
Fortunatamente siamo riusciti a sorpassare il periodo pandemico senza esagerati traumi o quasi , ma il periodo attuale e ciò che si prospetta non è per nulla roseo anche se cerchiamo di affrontare il tutto nella positività o fingendo. Pre-covid eravamo in tre soci e facevamo anche i mezzogiorni con i pranzi di lavoro, cosa che abbiamo abbandonato dopo le restrizioni pandemiche e la dipartita di Andrea (il terzo socio) caro amico che ha deciso di dedicarsi giustamente alla famiglia. Post-covid abbiamo deciso di aprire con orari serali eliminando il pranzo di lavoro, servizio che amavamo fare durante il quale si creavano piacevoli e simpatiche situazioni di scambio tra clientela e personale, nascita di amicizie ,slanci popolari, trasversalità generale. Ci siamo dedicati ad una proposta serale con prodotti sempre più selezionati e preparazioni più ricercate senza allontanarci dalla semplicità.
– Il vostro approccio alla “ristorazione” è unico, siete molte legati alla tradizione dei piatti locali ma anche alla contaminazione. Fate ricerca su ingredienti vini e proponete menù sempre diversi in relazione al ciclo delle stagioni. Organizzate mostre e concertini fuori dal comune e soprattutto a San Biagio si respira un’atmosfera familiare, ti senti come a casa e chi ci viene torna sicuramente. Parlatemi un po’ di queste cose e della risposta umana che avete dalla “clientela” e del tipo di rapporto che si crea con loro siano persone “locali” o “straniere”.
La proposta della cucina è sia stagionale che umorale, cerchiamo di cambiare spesso il menù e l’idea dei piatti serviti, per esempio ultimamente non proponiamo più primi piatti asciutti (risotti,paste…) a parte le lasagne domenicali lasciamo spazio a brodi e zuppe volentieri e a tanti antipastini (cichèti). Speriamo la gente apprezzi, noi di sicuro non ci annoiamo manteniamo così la voglia di fare e proporre. Anche durante le serate comunque si respira un’atmosfera piuttosto conviviale e rilassata, forse un pò meno popolare rispetto ai mezzogiorno ma crediamo che sia una naturale conseguenza. Ci stiamo divertendo con la ricerca dei vini, scoprendo nuove realtà, per lo più collegata al mondo dei vini cosiddetti “naturali”, quello che a noi interessa è conoscere direttamente i vignaioli nei loro territori e nelle loro cantine, va da sè che la nostra “morale” ci porta a collaborare con aziende non invasive con la natura, piccole cantine indipendenti, vignaioli eroici e poetici.
Oltre che a Danilo ed ANita la San Bias si avvale di altri collaboratori, Ibrahim: ragazzo gambiano dal fisico scultoreo scolpito nell’ebano che aiuta ottimamente in cucina. Federico: ventiduenne cresciuto con noi che lavora in sala e si sta “strippando” con I vinili che puntualmente fa girare sul nostro giradischi e con i vini che vanno proposti, capiti e quindi assaggiati. Roberto e Agota invece si occupano della parte grafica e pertinente alla comunicazione sui social, lavoro che compiono in maniera elegante ed efficace. Abbiamo poi uno zoccolo duro di clienti, che sono diventati poi amici, che ci sostengono, supportano e ci fanno fare le ore piccole, vi ringraziamo e ringraziamo te Luca per lo spazio che ci hai dedicato su acqua non potabile che insieme alle altre tue proposte tiene alta la bandiera “freaks”, a queste idee non convenzionali, realtà atipiche che resistono in questo mondo che gira sempre più vorticosamente e poco ci rispecchia. A presto tra i nostri tavoli! enjoy yourself with San Bias!