Troppa fatica dire chi sono e cosa hanno fatto, fate uno sforzo voi…tanto c’è internette! Qui sotto un loro pezzo storico e un’intervista rilasciata nei primi 2000, prima di una estemporanea reunion nella loro città.
intervista by steve
Intervista ad Ice e contributi di Ronnye (Ice & the Iced)- 3/4/2005. Ciao ragazzi! Vi conoscevate prima di formare gli Ice & the Iced? Volete parlarci di come e quando nacquero gli Ice & the Iced?
Ci conoscevamo fin da quando avevamo 8-9 anni, abitavamo tutti nella stessa strada e quindi eravamo compagni di giochi e di scuola però fu verso i 12-13 anni che diventammo quasi come fratelli più ancora che amici, sempre inseparabili, iniziò così anche la nostra comune passione per la musica seguita da uno stile di vita e di pensiero differenti dai nostri coetanei di allora. Giovanissimi ci trovavamo a passare interi pomeriggi in cantina ad ascoltare punk rock, la nostra nuova fede. Nel marzo 1980 nacquero gli Ice & the Iced. Io suonavo con un’altra band ma allo stesso tempo volevo formarne un’altra con i miei amici di sempre. Un giorno Ronnye “rubò” 64000 lire a suo zio e con quei soldi noleggiammo una chitarra,una batteria ed un basso ed iniziammo a strimpellare la futura Wiked Wolves nella mia cantina di casa. Insegnai il giro di basso a Ronnye e suonammo per circa un’ora accorgendoci poi che ci mancava un batterista e ci uscì naturale il nome di Larry. Ronnye andò a casa di Larry per parlargli ed dopo 3 mesi debuttammo al Palazzetto dello Sport di Pordenone per il nostro primo concerto come spalla ai titolatissimi Gaznevada. Eravamo riusciti a metter insieme 10 pezzi, fu un concentrato di emozioni incredibile, avevamo 15-16 anni e passavamo dal garage al grande pubblico.
Creare una punk band fu per voi come una valvola di sfogo, una forma di provocazione verso la società o fu ‘only for fun’? Un mix di tutto. Gli Iced furono il tuo primo gruppo o provenivi da altre esperienze musicali?
Sì, nel 1979 ebbi la mia prima band: i Bastards, facemmo anche un paio di piccoli concerti. Poi ci furono gli Iced, fu una scelta di cuore più che professionale anche perchè allora si suonava solo per divertirsi insieme.
Gli Iced fecero parte del Great Complotto per un certo periodo?
Sì, all’inizio dell’unione degli Iced e dopo un paio di settimane passate in cantina a suonare andammo al GC ma fu una parentesi breve di alcuni mesi pur restando sempre in contatto con il GC. A volte ci è capitato di suonare in date assieme a gruppi del GC.
Dalle fanzine dell’epoca mi risulta che gli Iced ebbero un’intensa attività live: ci puoi ricordare qualcosa di quelle esperienze?
A livello live abbiamo fatto il possibile per l’epoca e per i mezzi che avevamo a disposizione, eravamo minorenni senza una lira in tasca, ci arrangiavamo, scroccavamo gli strumenti ai concerti dove suonavano altri gruppi oppure “saccheggiavamo” il Duke (NDR:locale sito in c.so Vittorio Emanuele a Pordenone) di Cesare, la nostra sala prove. Gli unici strumenti che gli Iced hanno mai avuto era una chitarra ed un distorsore, ci spostavamo in tre su uno scooter o in treno, nessuna forma e nessuna sostanza, vivevamo così come veniva senza pensare al domani, abbiamo suonato in Italia da Roma in su. Con i ricavati dai concerti pagavamo pizza e birra per gli amici che ci seguivano.
Nell’ultimo periodo di vita degli Iced c’era un progetto per una tournee in Germania ma poi… ..ed il vostro ultimo concerto quale fu allora?
L’ultimo concerto fu a Vicenza vicino alla base USAF, ricordo che il posto era pieno, circa 500 persone di cui la metà era composta da militari statunitensi. I guai iniziarono in auto mentre ci recavamo al concerto. Eravamo soliti farci accompagnare da una bottiglia di Jake per il dopo show ma Larry insistette per aprirla contro ogni nostro divieto così finì che Larry arrivò ubriaco al concerto. Il risultato musicale fu disastroso ma dammo luogo ad uno show incredibile con Larry che si tolse gli stivali e continuò a suonare la batteria a piedi nudi. Ronnye perdeva le note e stava appoggiato al muro per non cadere ed io, vestito con un cappotto da donna, iniziai a litigare con il pubblico. Alzai la bottiglia di Jack verso gli americani ed ebbi il loro pieno assenso al concerto. Fu un concerto pazzo ed alla fine ci pagarono più del pattuito, ci fecero interviste e foto. Io e Ronnye andammo dai contestatori a far valere le nostre ragioni (rischiando pure i denti) ed alla fine eravamo tutti amici. Il nostro modo di essere era stato più forte delle nostre canzoni storpiate, tra l’altro suonammo metà della scaletta!
Nel 1981 pubblicaste il mitico 7″ Ep per la Trux, disco oggi ricercatissimo e nelle wants-lists di appassionati di punk di mezzo mondo: vorresti ricordarci come nacque l’idea di registrare un disco e come si sviluppò tale progetto?
Vista l’epoca per noi l’opportunità di registrare un singolo era come andare sulla luna anche se il sogno era l’ellepì (e non ci mancò molto…). Ce lo produssero in 1000 copie, noi non spendemmo una lira per il disco e se non ricordo male 300 copie ci furono consegnate dal produttore. Il nostro progetto era quello di venderlo insieme alle patatine fritte nei supermercati ma la cosa non ebbe luogo per difficoltà nella distribuzione!
Dopo lo scioglimento della band vi siete persi di vista?
Io e Ronnye siamo rimasti sempre amici anche quando mi sono trasferito negli USA e spesso viene a trovarmi laggiù. Larry invece si è fatto una famiglia ed ogni tanto ci si sente.
Una larga parte del repertorio che gli Iced proponevano live rimane tutt’ora inedito, che fine hanno fatto pezzi come ‘Slash me’,’My gun’,’Wicked wolves’ ecc…ci sarà la possibilità di riascoltarli?
Sì, tra poco ci sarà la possibilità di riascoltarle sia da registrazioni garage dell’epoca sia come rifacimento fedele all’epoca, tutto a scopo nostro personale, da mattere nel cassetto! Rock ‘n’ Roll Ice & Ronnye!

If you think about all the hundred times that
You tried to dump me on the roadside rough?
And all the hundred times in which you’ve tried to tell me
That my behaviours not one of the best
Then you tried to take my pretty little shoes off
And make me sleep on your trashy white bed
I realize that the moral of the story
Is that your always two feet I just want the planet saved
ooooooooooo We’ve had enough now
ooooooooooo
ooooooooooo We’ve had enough now
ooooooooooo
I am a man who cannot understand
People fighting wars with great big guns in their hands
They cant understand that they are killing their friends
And I know,
Oh yes I know
I’m sure I know
I wont fight no fucking war
I guess you want to know
If thats another penalty
I think I’ll tell you there ain’t to much to say
My father likes alot to tell me you’re a criminal
And he would like to see me working all day
My mother loves me more and everytime I’m drunk up
She comes to me and says you’ll wind up an old man, go home
ooooooooooo We’ve had enough now
ooooooooooo
ooooooooooo We’ve had enough now
ooooooooooo
I am a man who cannot understand
People fighting wars with great big guns in their hands
They cant understand that they are killing their friends
And I know,
Oh yes I know
I’m sure I know
I wont fight no fucking war
I wanna tell you something about my school days
I wanna tell you something about my teacher
When hes back and sexually repressed
Although we think this shit is a good reason
I should of known
That nobody cares about
The kind of life I’m bringing on
But I dont care I just want to tell you
You’ll have to wake up and fuck up your damn life
ooooooooooo We’ve had enough now
ooooooooooo
ooooooooooo We’ve had enough now
ooooooooooo
I am a man who cannot understand
People fighting wars with great big guns in their hands
They cant understand that they are killing their friends
And I know,
Oh yes I know
I’m sure I know
I wont fight no fucking war
I wont fight no fucking war
I wont fight no fucking war
ooooooooooo
ooooooooooo We’ve had enough now
ooooooooooo
ooooooooooo We’ve had enough now
ooooooooooo