- Ciao Gianlorenzo, sei già stato ospite su acquanonpotabile altre volte e alla fine di questo post metterò i link alle puntate precedenti. Ogni volta che nasce un’etichetta DIY (ma veramente DIY) come lo è la tua Hvergelmir Records c’è speranza che il mondo migliori e a me sorridono le orecchie e le chiappe.
Parlacene a ruota libera. Cosa ti ha portato ad aprirla? Parlaci delle tue prime uscite e delle prossime se ce ne sono già in lavorazione. Vai a ruota libera proprio libera su tutto, questa è la prima e l’ unica domanda dell’intervista.
https://hvergelmirrecords.bandcamp.com/
Ciao Luca, andrò a ruota libera come una forma di cacio in cerca di cavallo giù per una collina. Hvergelmir, che in antico nordico vuol dire praticamente Acqua Bullicante (http://viadellacquabullicante.blogspot.com/2009/06/via-acqua-bullicante-le-origini.html), è una sorgente infera nella mitologia norrena. Essa sgorga dalle corna del cervo Eikþyrnir mentre si liquefanno, dando nascita a tutti i fiumi cosmici e terreni che attraversano gli svariati mondi dell’universo retto dall’albero Yggdarsil. In principio la utilizzai come scenario di una canzone di Lac Observation, “Libra Eye Over the Hvergelmir” (https://www.youtube.com/watch?v=3y3YyzipLRM), contenuta originariamente nell’EP Antler Springs, anch’esso un riferimento alle corna del cervo divino.
In seguito usai “Hvergelmir” per dare un nome alle coproduzioni fatte durante l’ultimo anno per due uscite di Lac Observation: la cassetta “Rivers and Pillars…”, con MyOwnPrivateRecords (https://myownprivaterecords.bandcamp.com/) e la più recente “Reptilian Dream”, con Almost Halloween Time Records (https://almosthalloweentimerecords.bandcamp.com/). L’ultima è uscita in due versioni, quella di AHTR con 50 copertine tutte diverse dipinte da Luigi, che gestisce l’etichetta, e quella di Hvergelmir con copertina di Alberto Toti (https://www.instagram.com/albe.toti/).
Negli ultimi mesi poi, ho ricominciato ad essere abbastanza produttivo musicalmente (grazie, infortunio al ginocchio) e a collaborare con Lucia Sole, compagna di viaggi astrali; avevamo un po’ di cose accumulate da far uscire, e mi dispiaceva pressare ulteriormente le anime gentili di Manù (MyOwnPrivateRecords) e Luigi (AHTR), quindi mi son deciso a “ufficializzare” un minimo la Hvergelmir e a fare delle autoproduzioni. Ho dunque messo su un bandcamp con Lucia, proprio nel giorno in cui se ne annunciava la vendita a quella multinazionale di videosquali di cui non ricordo il nome.
Lo abbiamo fatto per comodità, ma credo che presto ci trasferiremo su un sito totalmente autogestito e mattacchione. Bandcamp è un ottimo mezzo e penso abbia fatto tanto per i musicisti indipendenti, ma questa mossa mi fa un po’ paura, e in generale sento il bisogno di uno spazio più personale, che sembri un banchetto di autoproduzioni al Crack!Festival o uno studiolo di pazzi risucchiato su internet tipo bimbi in Jumanji. Qualcosa come il sito del mio gruppo preferito, gli Olivia Tremor Control (http://www.oliviatremorcontrol.com/), o quello del mio amico Félix di Bruxelles (https://djfeecale.hotglue.me/).
Per ora su bandcamp puoi trovare, oltre alle due cassette di Lac Observation, il primo EP di Tazze di Lucciole. Sono canzoni di Lucia registrate con vari amici negli ultimi due anni, storie di foreste e di funghi raccontate a un microfono circa 1350 anni fa presso i Pomerani. Presto ne stamperò anche delle cassette. Nel futuro, i flutti di Hvergelmir mi portano a vedere altre coproduzioni di Lac Observation (stiamo registrando per voi un EP sulle pitture rupestri neolitiche), l’atterraggio degli Elf November, una collaborazione tra me Giacomo, cantante nei Clever Square (https://cleversquare.bandcamp.com/album/secret-alliance), che sono per me un faro di ispirazione da anni, poi nuove praterie de La Festa delle Rane, progetto solista di Lucia (https://lafestadellerane.bandcamp.com/album/un-albero-bellissimo-che-potrebbe-disegnare-il-sole-del-nord), e spero presto qualcosa di cartaceo, una fanzine di tasche viola nel cielo, magari abbinata a uscite musicali.
Un saluto dalla Médiathèque NGHE, dove sto stampando le cassette di Reptilian Dream. Se vi capita di passare per Bruxelles un sabato, andateci, è il paese dei balocchi delle autoproduzioni. Occhio alle trappole sparpagliate per aria.