
– Ciao noi ci conosciamo ma chi legge no. Chi siete?
Ciao Luca, innanzitutto grazie mille per questo spazio su acquanonpotabile. Siamo un collettivo abbastanza eterogeneo per età, esperienze, background, provenienza geografica ed anche ascolti. Siamo in totale poco più di una decina e quello che ci accomuna e ci ha fatto intraprendere insieme questa nuova avventura è sicuramente la passione per l’underground e il diy (musicale e non) ed il fatto di trovarci in questo momento tutti nella stessa città, Parma.

Gran parte di noi è attiva da diversi anni come organizzazione concerti/serigrafia/piccole etichette/band ecc. Collettivo la Défense, BuUUio, Saletta Adorno, Budget Living, Splinter, Burro, Rumore Bianco, Maremarcio, Luciferi, Wah ’77, Shitty Life, Dadar, Spasmi, ecc.. giusto per menzionare quelle radicate da tempo in città.
– Cosa fate?
Stiamo provando (il “provare” è d’obbligo visto che abbiamo appena cominciato e siamo ancora un cantiere) a creare uno spazio fisico da vivere in cui poter trovare produzioni ed autoproduzioni legate all’underground su nastro, su vinile, su tessuto, su carta e su tutte le altre superfici. Uno spazio libero ed autogestito in cui potersi confrontare, condividere idee e nuove scoperte a livello musicale, visivo, letterario e controculturale in senso lato.

– Parlatemi a ruota libera di SOLCHI, di come è nata l’idea di aprire questo spazio e di tutto quello che state facendo.
Come quasi sempre accade l’idea parte da una necessità e da un’opportunità. La necessità era quella di avere un piccolo spazio autogestito che potesse in primis riunire le realtà attive sopra citate e poter condividere le nostre passioni al di fuori del nostro cerchio. L’opportunità si è presentata ad ArtLab Bene Comune, spazio occupato nel cuore dell’Oltretorrente, storico quartiere popolare e multiculturale della città. Le stanze occupate da una ciclofficina popolare nel complesso di ArtLb si sono liberate e abbiamo portato in assemblea il nostro progetto. Con ArtLab collaboriamo da tempo con concerti, eventi, festivalini e la serigrafia Burro tuttora attiva e funzionante sempre all’interno dello spazio. Per questo motivo il tutto è stato semplice e naturale; in un paio di mesi abbiamo trasformato una piccola ciclofficina in un “salottino”/distro/baretto.

– Cosa si trova dentro a SOLCHI? Parlateci della musica, tipo, formati e di tutto quello che “trattate”?
Come accennato prima abbiamo ascolti e gusti abbastanza eterogenei, la nostra selezione cerca di rispecchiare quello che siamo, ci appassiona ed ascoltiamo. “Trattiamo” tutti i formati, cassette, cd, dischi. Non nascondiamo che in generale l’interesse maggiore è rivolto ai dischi. A livello di generi spaziamo dal punk all’hardcore allo sludge, grind, crust, screamo, al garage rnr alla psichedelia, all’hip-hop all’elettronica/wave. A breve ci piacerebbe espandere gli orizzonti anche alla world music, experimental, sonorizzazioni, ma anche soul/funk e tutto quello che ci stuzzica rimanendo sempre all’interno del circuito indipendente.

SOLCHI è soprattutto musica ma non solo. La sezione carta fanzine/magazine/ecc è bene rifornita da Prospero Editore, Compulsive archive, Edizioni Del Frisco, Nicola Stradiotto, la locale Sporco e tante altre. Disponibili, restando sulla carta anche poster, stampe e produzioni di artisti locali e non. Cambiando materiale, passando al tessuto, tante maglie serigrafate dalla “nostra” Burro, o serigrafie come Serimal o Frammenti. Per concludere a disposizione qualche birretta e campari soda giusto per allietare maggiormente la permanenza.

– Come sta andando, com’è stata la risposta della gente di Parma?
Per ora abbiamo fatto 5/6 aperture e considerando la situazione attuale e la stagione invernale la risposta è stata molto buona. Tanti ragazzi e ragazze, soprattutto per l’inaugurazione, che si trovano davanti ad una realtà che non conoscono o solo marginalmente. Ci ha fatto davvero molto piacere vedere anche amici e amiche che ci sono venuti a trovare anche al di fuori di Parma. Sicuramente stiamo vivendo un po’ l’effetto novità della cosa, vedremo tra qualche mese se le tante pacche sulle spalle ed i “Ci voleva proprio un posto così in città!” avranno un seguito.

– Cosa volete?
Essendo il progetto totalmente autofinanziato sicuramente l’obiettivo non è quello di cercare dei profitti per nessuno di noi. Dire esattamente cosa vogliamo non è semplice. Se anche solo una persona entra a SOLCHI e si appassiona di un disco, un’artista, una pubblicazione, un genere o solo ad un’idea possiamo ritenerci soddisfatti. Ecco, forse è proprio questo quello che vogliamo: trasmettere un qualcosa, la nostra passione.
– Progetti per il 2022.
Sicuramente finire diversi lavoretti interni rimasti indietro e iniziare qualche attività collaterale. Piccole presentazioni ed esposizioni, dj set, serate tematiche di ascolto, workshop, e tutto quello che può venirci in mente per sfruttare e far vivere lo spazio, creando aggregazione. Aggregazione è un termine che cozza molto con il periodo storico in cui stiamo vivendo ma se ci saranno le opportunità ci faremo trovare lì.
– Fatevi una domanda e datevi una risposta.
Cosa manca a Parma?
Il mare.
