Il professor Tab_Ularasa è ormai da qualche lustro un meraviglioso fenomeno deviante/deviato dell’underground più puro e sotterraneo, avulso da parrocchie di genere. Un vero artista outsider, che sforna musica a fiotti in rigido regime di autoproduzione (la Bubca è sua, anzi: è lui) al 100%, con un’idea di musica che mixa la psichedelia più acida di Barrett, il lo-fi ruspante, la riscoperta del bambino interiore e uno sguardo tanto selvatico quanto maturo sulla realtà del quotidiano. Le canzoni-filastrocca di Tab_Ularasa sono ipnotiche, si ficcano in testa e non se ne vanno neppure con un esorcismo: il suo pop-psych sgangherato per chitarra, voce e gingilli vi infetterà, se siete disposti a imbarcarvi in questo viaggio ammaliante. Astenersi “riccardoni” e fanatici da conservatorio.
Andrea Valentini