
«Sebbene registratore magnetico e oscillatore a bassa frequenza siano stati inventati ai primi del novecento, occorre aspettare la fine degli anni 40 per poter parlare di una utilizzazione di tali mezzi nella composizione di opere musicali. Non è tuttavia pensabile che l’esperienze musicali siano frutto esclusivamente delle possibilità offerte dai nuovi mezzi.»¹
«Come il linguaggio non è fatto di parole da una parte e di concetti dall’altra, ma è piuttosto un sistema di simboli arbitrari attraverso i quali diamo una certa forma al nostro modo di stare al mondo, così la musica non è soltanto fatta di note e forme stabilite di relazioni tra esse, ma il modo in cui possiamo selezionare, delineare certi aspetti del suono continuo.»²
Ecco ALGA ALMA si occupa di questo, del suono discontinuo e tramite esso cerca di entrare in contatto ed esplorare i mondi paralleli che ci circondano.

E’ uscito il primo album di ALGA ALMA, registrato completamente in analogico a Santa Croce sull’Arno e Marti, il 21 Gennaio, 27 Marzo e 3 Giugno 2018. Nella sessione di Marti abbiamo avuto il piacere di suonare insieme a Flavio Scutti in trio. (traccia 4 / 5/ 6)

Finito di Mixare il 29 Dicembre 2019
Devid Ciampalini – sintetizzatori / effetti
Luca Tanzini – organo / synth / voce / percussioni
Feat Flavio Scutti – synth – traccia 4 / 5 / 6
destroYO / Ambient Noise Session – 2020
Buon ascolto e buon viaggio.
Estratti
1. Alvise Vidolin, Dalla sintesi alla musica, La Biennale di Venezia, Archivio Storico delle Arti Contemporanee 1977
2. Luciano Berio, Visage, La Biennale di Venezia, Archivio Storico delle Arti Contemporanee 1977