Intervista Aldo Morto: Abandon Hope (Summer is Coming).

Ciao Aldo Morto io vi conosco ma la gente che leggerà no quindi presentatevi come volete.

Ciao Luca, la nostra identità individuale in senso fisico è secondaria. Aldo Morto nasce come idea circa due anni fa, siamo due persone che si amano e amano suonare. Parallelamente ai progetti che ciascuno ha singolarmente abbiamo sempre voluto fare qualcosa assieme che racchiudesse l’immaginario e l’attitudine che condividiamo, legata soprattutto a Mark Fisher e il lutto prolungato per i futuri mancati.

l periodo che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo non è stato dei più facili, tutto si è bloccato e anche ovviamente la musica i concerti e il suonare. Tutti si sono ingegnati ad esibirsi sui palcoscenici internettiani o hanno provato a fare dischi e di roba spammata ce n’è stata in abbondanza anche troppa. Il vostro disco è venuto fuori dal nulla in modo inaspettato alla fine del lockdown ed è stata la cosa più bella che ho ascoltato in questo periodo. Raccontatemi com’è nato, come l’avete registrato, il perché, ecc ecc….insomma andate a ruota libera..

Abandon Hope (Summer is Coming)

Questo periodo di lockdown se non altro ci ha imposto la possibilità di stare sotto lo stesso tetto per diverso tempo, per cui in maniera piuttosto spontanea ci siamo messi alla prova per dare una forma compiuta sia agli spunti accumulati nel tempo sia all’assenza di stimoli contingente. Siamo persone musicalmente molto diverse, ma avendo a disposizione degli strumenti, dei mezzi per registrarli e il tempo e la calma necessari per riflettere quasi ossessivamente sul periodo storico incredibile che ci si prospetta il risultato è stato quasi un effetto collaterale. Abandon Hope (Summer is Coming) è nient’altro che il titolo di uno dei post del blog del compianto Mark Fisher, k-punk, che ci è sembrato calzare perfettamente il nostro stato fisico e mentale e che abbiamo quindi sfacciatamente ricontestualizzato. Mettendo insieme un rinnovato carico d’ansia per un futuro sempre più incerto e oscuro, letture filosofiche meditabonde e lunghe discussioni con la possibilità di sfogare la tensione esprimendo con la musica quello che sembrava essere sempre più incontenibile a parole abbiamo composto tre pezzi e rimesso mano a due vecchie idee e ne è uscito fuori Abandon Hope (Summer is Coming).

head

Le atmosfere sono molte cupe, ma sotto sotto si sente la vita che bussa alla porta della morte invece che l’opposto. Mi sono venuto in menti i grandi “Scorpion Violente”, ma anche tanti bei gruppi oscuri degli anni 80..non so tipo “Opal” su tutti ecc ecc. Ascoltandolo mi avete trasmesso le stesse sensazioni che ho vissuto, è un disco vero che si sente dalla pancia prima che dalle orecchie. C’è il bandcamp, ci sarà anche un supporto fisico? Il gruppo prenderà forma concreta quando si potrà risuonare o si tratta di un’esperienza estemporanea.

L’esperienza proseguirà sicuramente, sempre con lo spirito di qualcosa di spontaneo e naturale, senza tempi, obblighi e formalità. Sono già in cantiere altri brani incompleti composti già molto prima della quarantena, ma li pubblicheremo quando saranno pronti e ce la sentiremo. il supporto fisico è indubbiamente qualcosa che faremo, in una forma o nell’altra; non abbiamo ancora niente in programma ma abbiamo già ricevuto qualche proposta, quindi sì da questo punto di vista ci sarà sicuramente qualche novità. Per quanto riguarda i live siamo un po’ ambivalenti e lo eravamo anche prima di questa situazione, nel senso che ci piacerebbe mantenere l’idea di restare nell’ombra come persone; vorremmo che il progetto rimanesse un concetto, qualcosa che vada e venga dalla pancia, prima che balzi all’orecchio o ancora peggio all’occhio. In ogni caso non ci fermeremo, questo è sicuro. La forma in questo caso è passeggera, il concetto no. Non conoscevamo i gruppi che hai citato e ovviamente siamo corsi subito ad ascoltarli rimanendo più che sorpresi, grazie per averceli fatti scoprire!

logo

La tua osservazione sulla vita che bussa alle porte della morte è perfetta, coglie esattamente i sentimenti che abbiamo avuto producendo questa musica. I pezzi sono nati in un momento in cui ci siamo immersi volenti o nolenti in qualcosa che pareva essere l’apocalisse; la tiepida riapertura, confusionaria e del tutto anti-climatica, ci fa apparire quasi ingenui e isterici i sentimenti che abbiamo provato in pieno lockdown, ma quello era proprio il punto. Preferiamo affrontare di petto quello che proviamo, anche se sbagliato. L’angoscia per il futuro, il lutto generalizzato, il sonno disturbato da incubi surreali, la sensazione di vivere in un mondo in fuga da sé stesso, che non si ammette a sé stesso, la delusione nel percepire il ritorno del represso di persone altrimenti sensibili e intelligenti sotto forma di feroce infantilizzazione dei problemi degli altri; queste cose ci assalivano e queste cose abbiamo convogliato in quel che abbiam fatto.

Ci salutiamo statemi bene con domanda alla Marzullo, che farete quest’estate?

Ah guarda, quest’estate non si prospetta poi granché a dire il vero. Lavoreremo, studieremo, faremo al massimo qualche tendata marcia in qualche Appennino, e se avremo tempo ci dedicheremo pure a questo progetto! Un saluto anche a te Luca e grazie infinite per l’intervista e le bellissime parole.

x ascoltare il disco clicca nel link sotto

https://aldomorto.bandcamp.com/aldo morto bandcamp

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