Intervista a Vasco Viviani, EEEE edizioni (edizioni etiche ed estetiche): “Se devo contattare i gruppi gli scrivo apertamente chiedendogli e lanciando esche accattivanti come fama, soldi, uomini, droghe e donne! Ehi, accetterei anch’io!!”

Ciao Vasco, di dove sei e che fai nella vita?

Ciao Luca! Sono Svizzero, vivo a qualche km dal confine italiano di Dirinella, in un paesino di nome Piazzogna, che si affaccia sul Lago Maggiore. Nella vita, che condivido con la mia bella Jessica, la mia piccola Alide ed il mio cagnaccio Melvin, faccio l’operatore sociale. Da qualche anno coordino un Centro Diurno per Anziani nel luganese, mi occupo di creare un calendario di attività, delle prese a carico degli utenti e della formazione di apprendisti e studenti…

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Quali sono le tue passioni e i tuoi interessi?

Facile a dirsi…la musica principalmente, da che ne ho memoria, trasversalmente e di un sacco di generi! Adoro leggere, letteratura di ogni genere (al momento un libro sul whistleblowing di Philip di Salvo e La guida ai mostri grossi dei 400 colpi e diversi fumetti). Amo mangiare e bere, ogni uscita familiare parte con l’analisi del territorio enogastronomico per garantirci sfizi di gola. Con gli anni ho perso la costanza davanti allo schermo, dopo 30 minuti mi addormento miseramente. Però conosco praticamente tutti gli incipit delle più rinomate Serie Tv degli ultimi anni e di diversi bei film! Amo giocare con mia figlia di 4 anni, che devo seguire nella danza, per la quale sono negato ma adoro comunque fare ed adoro introdurla al mondo musicale (le prime cose che le ho insegnato sono state come gestire lo stereo di casa e si è già vista Zuma a Milano e Musica Nelle Valli a San Martino Spino).

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Sei stato attivo per molti anni con l’etichetta Old Bicycle records che credo facesse solo cassette mentre adesso ne hai una nuova la EEEE che da come ho capito fa anche vinili. Come ti sei appassionato alla musica, come hai deciso di iniziare con un’etichetta, perché e quando? Vai a ruota libera di tutto

Allora…ho due fratelli più grandi di me che mi hanno influenzato guidandomi inizialmente nella musica…ho iniziato con un primo progetto rap di protesta intorno ai 15/16 anni, di cui nulla rimane per poi, in diverse fasi, aprire un negozio di dischi (Fargo Music a Chiasso), ci passarono i Telescopes con i Lo-Fi Sucks (online girava un loro diario con complotti di spionaggio ed intercettazioni al ristorante dove consumammo la cena) ed avemmo qualche parte dei Tasaday come clienti (si ritrovarono un loro album in vetrina).

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Poi, nel 2005, aprii Pulver und Asche Records con mio fratello Luca (autore di due dischi ed uno split con Mike Cooper come Soft Black Star) con cui producemmo qualche disco, tra cui il secondo disco di Mr. Henry e l’esordio di Zeno Gabaglio. Col tempo poi ho deciso di aprire OBR essendomi innamorato follemente degli Sparkle in Grey, di cui ho co-prodotto 4/5 dischi, oltre ad inoltrarmi nella serie Tape Crash (15 split in cui mi sono dato ed ho dato massima libertà artistica ai partecipanti) ed iniziare a sperimentare coi vinili (Deison&Uggeri, Silent Carnival, Melampus). In prima persona ho poi cantato per diverso tempo con i Nufenen, progetto Sepolcral dance di dubbio gusto ma di massima “garra” e libertà artistica, con cui arrivammo a suonare anche in posti mica da ridere (all’XM24 insieme ad un gruppo dance spagnolo inascoltabile, al Sedel a Lucerna ed al Fri-Son di Friburgo) difendendoci sempre piuttosto bene! Appeso il microfono al chiodo mi sono poi ritrovato con EEEE a produrre il disco di My Dear Killer è quello di Marino José Malagnino, mentre al momento sto progettando un’altra entità (ancora senza nome) con due smandrappati ticinesi, Damiano e Gianmaria che ben conosci. Ho iniziato a scrivere un po’ di materiale rap in inglese che sto incidendo malissimo col telefono, mi diverte un sacco, magari ci uscirà qualcosa!

Sei solo tu nell’etichetta o c’è qualcuno che ti aiuta?

EEEE oscilla fra la solitudine e la collaborazione con Alessandro Ligato, finissimo fotografo che ha curato l’edizione del disco di My Dear Killer e di cui vorrei prima o poi produrre un libro di immagini. Diciamo che è a lui che giro gli ascolti quando voglio un parere esterno…

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Che tipo di musica ti piace, produci e come contatti i gruppi che vuoi far uscire?

Mi piace moltissima musica ma, quella da produrre deve smuovermi qualcosa in 30 secondi. Ho appena scritto ai Soot, gruppaccio australiano amico dei Chats (hanno aperto insieme per gli Sleaford Mods recentemente, serata in cui mi sarei voluto ubriacare tantissimo fossi stato sul posto), magari ci combinerà qualcosa. Poco tempo fa mi è venuto in mente di produrre uno split a Forse ed a Tab_Ularasa e…sai com’è andata, no? L’impulso è tutto per me in questo caso.

Ascolto molto rap ultimamente, cose eteree ed atmosferiche, r’n’r ed r’n’b.

Molto in auto, a casa più pop e musica “giovane” visto che condivido lo scettro da dj!

Se devo contattare i gruppi gli scrivo apertamente chiedendogli e lanciando esche accattivanti come fama, soldi, uomini, droghe e donne! Ehi, accetterei anch’io!!

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Che ne pensi dei supporti con cui la musica esce oggi? Quale preferisci? Nel mondo di internet pensi che abbia ancora senso avere la musica dentro a degli oggetti? Dimmi il tuo pensiero.

CD tutta la vita. Lo ascolto in auto, è comodo, fruibile. Amo le cassette, amo i vinili, il digitale è comodissimo.

Il CD è comodo, posso ascoltare la musica al suo interno per tutto il giorno…costa poco produrlo, puoi doppiarlo facilmente.

Mettere la musica negli oggetti è darle un corpo. Chi non lo vuole che si legga un dannato pentagramma o vada ai concerti ed abbia una buona memoria.

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Come funziona il processo di lavorazione di un disco che produci? Quanto copie fai di solito per ogni uscita? Quante ne riesci a diffondere e per mezzo di quali canali?

Dipende da uscita ad uscita…tendo a non fare più di 100 copie per disco. Con i primi nastri siamo partiti da 30 copie registrate a mano per crescere pian piano. Di norma il mio progetto parte dalle registrazioni finite, almeno per quanto ha riguardato OBR ed EEEE. Penso e credo che la libertà in studio sia importantissima e, da buon operatore sociale, vedo il mio compimento dove c’è la mia assenza.

Però lavoro sull’unione degli elementi e sugli accostamenti…scelte di solito ben programmate visto che sui crediti di dormire di dischi usciti negli ultimi anni chi è passato dalle pagine di OBR continua ad accrocchiarsi in collaborazioni…

Per quanto riguarda vendite e velocità delle stesse c’è un discorso differente da lavoro a lavoro. Quando con EEEE ho fatto the Cold Plan sapevo sarebbe stato un disco che avrebbe dovuto accompagnare Stefano fino alla sua prossima uscita e, conoscendo i ritmi del progetto, immaginavo di avere tre/quattro anni di tempo. Quando poco tempo fa ho letto della sua uscita con il nuovo disco sulla benemerita BM di Onga ci sono quasi rimasto…ascoltatori, recuperate anche il lavoro precedente!!

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Altri lavori partono molto più in fretta ma alla fine per tutti si trova lo spazio. Nessuna fretta, molta ricchezza interiore! Apprezzo molto il lavoro dei critici, dei giornalisti, dei DJ e di chi lavora con la musica…a tratti sono stato anche bacchettato per delle esternazioni riguardo la gestione o la produzione di recensioni. Per me sono importanti, è il riscontro di un ascoltatore di cui mi fido ed a cui affido il lavoro di un mio artista, ci tengo. Quando poi sono scritte a cazzo di cane reagisco e lo faccio notare. Leggo quotidianamente siti italiani e stranieri oltre a diverse riviste, è parte integrante della mia giornata.

Parlami delle difficoltà che s’incontrano a tenere in piedi una piccola etichetta come la tua, in Svizzera penso che non sia così diverso da com’è in Italia.

Le difficoltà sono principalmente due: l’assenza cronica di negozi di dischi nella nostra regione e quindi di uno scambio concreto con il negoziante e con la clientela. La bolla entusiastica dei social media, quando 65478 persone sembrano essere veramente interessate all’acquisto di un disco che poi prenderanno in 16. Ho venduto dischi e nastri in tutta Europa, USA, sono stati in vendita in Giappone, recensiti sui meglio e peggio media. La difficoltà è semplice, per farla girare occorre tempo ed impegno che non puoi sottrarre a lavoro e famiglia per troppo tempo. Sarebbe bello si sostituisse al primo ma senza entrate congrue è beneficenza e passione, ma non chiamiamola difficoltà. Al mondo c’è gente che ascolta Aldo Becca, Futeisha, Sparkle in Grey e Tab_Ularasa…si viaggia a pieno regime, abbiamo vinto e quando dovremo chiamare alle armi gli appassionati potremmo fare un cinque contro cinque al campetto, va bene così!

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Hai qualche aneddoto da raccontare legato all’uscita di un disco in particolare?

Diversi, ormai in questi anni ne sono successe, anche prima che iniziassi con i dischi…ho prodotto un album degli Sparkle in Grey grazie ad una puntata a Las Vegas effettuata tramite mia cognata…Vincent Gallo si è incazzato come una biscia quando sbagliai a citare il titolo di un suo pezzo che gli avevo chiesto per una compilation…decisi di produrre il nastro di Aldo Becca dopo averne ascoltati 39 secondi circa…l’esordio di mio fratello venne pubblicizzato sul giornale settimanale dei programmi televisivi ticinesi…vedere una delle mie cassette esposte in un giardino hawaiano o in un negozio giapponese…Seth Evol Tracks, gli Uochi Toki e gli Zürich against Zürich che sconvolgono il pubblico ticinese…portare mia figlia a tre anni a sentire i Jaguar ed a giocare con i Silent Carnival…Piccoli pezzi di un puzzle che compongono la mia vita è la mia musica!

Parlaci delle prossime uscite. Che bolle nel pentolone?

Al momento, appena l’uscita di Marino José Malagnino verrà metabolizzata ci adopereremo per un lavoro fra te (Tab_Ularasa), Gianmaria (Forse) più una serie di collaboratori come Damiano dei Pussywarmers, Luca Ciffo, Flavio Scutti, Beppe Sordi…pessimo elemento come si conviene! Poi c’è sempre l’idea di collaborare all’uscita di due libri, uno fotografico di Alessandro Ligato ed uno per l’infanzia di mio fratello Loris.

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Tanta roba, con calma…oh, poi dobbiamo produrre i Soot, non te lo scordare!

Riferimenti web? Dove si può ascoltare musica e ad avere i tuoi dischi?

Bandcamp per quanto riguarda Pulver und Asche, Old Bicycle Records ed eeee, youtube qualcosina dei Nufenen mentre il mondo RAP si è scordato felicemente di noi PDR (ma ci siamo recentemente incontrati al live dei Colle Der Fomento)!

Chiusura Marzulliana: Vasco Viviani fatti una domanda e datti una risposta e grazie!

Qual’è il tuo sogno musicale nel cassetto? Come vorresti concludere la tua carriera nell’ambito?

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Il sogno sarebbe uno spazio multifunzionale, piccola libreria, qualche disco in vendita, vino ed apertivi, qualche piccolo live set, sostenibile economicamente.

La mia carriera nell’ambito si concluderebbe ovviamente al Superbowl 2029, quando 50enne con la pancetta occuperei lo spazio della nipotina di Ariana Grande con the Chats, Soot e Sleaford Mods cantando una versione reggaeton in brasiliano di we will fall degli Stooges! Ci servirà un ballerino, Luca sarai dei nostri?

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