The Strange Boys sono stata una garage rock band americana proveniente da Austin, composta da Ryan Sambol (chitarra, voce e armonica), Philip Sambol (basso), Greg Enlow (chitarra), Matt Hammer (batteria). Con questa formazione sono usciti i primi 7” e il primo 12” “And Girls Club”. Erano i tempi in cui i Black Lips, con cui gli SB hanno condiviso anche un 7” erano esplosi, la formazione di Austin allora ancor più giovane di quella di Atlanta, proponeva una forma canzone legata molto di più alle radici della musica tradizionale americana, il country e il blues. Gli Strange Boys si formarono a Dallas nel 2001, all’inizio come duo punk con Ryan Sambol e Matt Hammer, poi diventarono un trio nel 2003 quando il fratello di Ryan, Philip tornò a Dallas dopo il college. Nel 2007 la band pubblicò il loro debutto “Nothing” EP su Dusty Medical Records e nel 2009 il primo album completo “And Girls Club” su In the Red Records.
In seguito la band subì alcuni cambiamenti di line-up, il batterista e membro fondatore Matt Hammer fu sostituito da Seth Densham (già Superstition, Party Fawl e Mika Miko), Jenna Thornhill-DeWitt entrò in formazione col con sax e voce (anche lei ex Mika Miko) e Tim Presley (White Fence) alla chitarra e ai cori. Con questa formazione il gruppo partorì il secondo full lenght “Be Brave” uscito in USA sempre su In the Red Records e in Inghilterra su Roug Trade, con la quale firmarono un contratto per la distribuzione nel vecchio continente.
Dopo “Be Brave” uscì “Live Music” ma il progetto era agli sgoccioli e la banda si sciolse poco dopo. Ryan ha continuato con il suo progetto solista, tutto acustico e folk, degli altri si è perso traccia tranne che ovviamente di White Fence che tutti penso abbiano sentito nominare. Pochi giorni fa se n’è andato Greg Enlow, il chitarrista ritmico uno dei migliori musicisti delle ultime generazioni del garage rock.
La prima volta che gli ascoltai fu in USA nel 2009, dove già tutti ne parlavano come una delle formazioni più giovani interessanti. In un primo tempo non ne fui entusiasta, la voce di Ryan all’inizio mi dava quasi fastidio, sembrava quasi non naturale, poi ho capito che non era così e posso dire con certezza che per circa due anni “And Girls Club” sia stato il disco che ho più ascoltato, messo alle cene o nei dj set che facevo all’epoca. Le stagioni passano… ci siamo poi non ci siamo più..funziona così.
Buon ascolto.