Sta per uscire il nuovo disco dei Priests, con un bassista in meno, suoni prodotti atmosfere più raffinate, sempre presente però l’attitudine attivista-anticapitalista che li contraddistingue insieme agli amici Dowtown Boys. Su acquanonpotabile voglio soprattutto parlare del loro primo 7” “Radiation” del 2012, dove l’arrabbiatura della band di Washington è palpabile anche nei suoni grezzissimi e devastanti.
L’energia pura e la sfrontatezza della cantante frontman Katie Alice Gear (già Chain & The Gang) non ha niente da invidiare alla migliore Kathleen Hanna, Jaguar alla chitarra surfista/noise può tranquillamente essere il tipo dei B-52’s nato 20 anni dopo, la batterista Daniele Yamdel è un rullo compressore di marce antimilitariste anni 70. Non male, ma già meno potente il successivo ep-lungo “Bodies And Control And Money And Power” del 2014, dove brilla però il pezzone “And Breeding”. Poi arriva il primo disco lungo ufficiale e il punk-postpunk dei suoni si contamina addirittura con atmosfere alla Cure. Forse per arrivare a più gente possibile? Ci sta… non sono affari miei, mi bastano questi 2 pezzoni di “Radiation” che sto ascoltando in loop da un mese, perfetti come colonna sonora dei giorni che stiamo vivendo.