Qualche numero fa ho recensito la ristampa dei Dow Jones And the Industrial. Eccomi oggi a parlare del 7” EP ristampato nel 2016 in 150 copie dalla Family Vineyards di Mr. Science al secolo Brad Garton, tastierista del gruppo. Il dischetto in questione, che contiene 5 brani registrati tra il 1978 e il 1979, è l’ennesima testimonianza della creatività sempre fuori dalle righe della scena dell’indiana. Ascoltando i pezzi si capisce molto bene il ruolo di Mr. Science nei Dow Jones And the Industrial, praticamente era il responsabile dei deliri shi-fi elettronici che caratterizzavano l’unicità della band. Nel foglio interno, troviamo una breve intervista dove Mr. racconta la sua storia.
Da piccolo, dopo aver lasciato le lezioni di pianoforte, iniziai a suonarlo a modo mio. I miei genitori si resero conto di quanto amassi la musica, una volta arrivato alle medie mi comprarono un pianoforte elettrico Wurlitzer, con il quale cominciai a rumoreggiare in alcune band locali. Nel 1978 mi trasferì per studiare farmacia alla Purdue University di West Lafayette. Scoprì Talking Heads, Devo, Pere Ubu nello storico negozio La Von’s Records, non compravo molti dischi, preferivo i libri. Rimasi sotto completamente al treno John Cage ed è stato allora che nacque Mr. Science. Incisi una canzone con questo nome per puro divertimento e da quel momento in poi tutti mi chiamarono così. Questo ep è stato fatto con il nostro 4 tracce, usando un Micromoog, un organo Farfisa, il mio fidato Wurlitzer e prendendo in prestito basso e chitarra da Greg Horn. Furono anni importanti per la mia formazione, con Rick Thomas allo Zounds Studio, fulcro di tutte le nostre attività, ospitavamo gruppi che nessun altro avrebbe mai preso in considerazione. Registrammo il disco Hoosier Hysteria dei Dow Jones And the Industrial e quasi tutte le band della compilation Red Snerts: The Sound of Gulcher. Alla Purdue fui bocciato perché non frequentavo, dopo un pò mi trasferì ad Est, dove mi sposai e trovai la mia strada.
Mr. Science attualmente insegna e dirige il reparto di Computer Music Science alla Columbia University, con un professore del genere sicuramente avrei studiato musica anche io.
articolo uscito originariamente sul numero 12 di Sotto Terra Rock Zine