Mi sono imbattuto per caso in Spider Bags se ricordo bene a fine 2009. Ero da Soul Food e vedo questa bellissima copertina collage colorato con un papa che prega, non ho capito quale papa fosse forse Paolo VI Bohh!
Diciamo che ho comprato quel disco solo per la cover, poi come di solito mi succede quando la cover mi garba anche il contenuto del disco è ok o più che ok e così è stato così.
L’album in questione era Goodbye Cruel World, Hello Crueler World, un titolo un programma, una verità sempre più attuale in questo bel monno marrone in cui viviamo. La musica è un blues rurale da saloon, con ritmi garage/punk/blues, le canzoni sono piene di melodia. I tipi secondo me suonato sta’ roba da quando sono in fasce, canzoni e inni da cantare a squarciagola nelle notti di luna piena, roba da perdenti che se ne fregano di vincere stanno bene così, sostanza musicale che arriva nella pancia e fa venire voglia di ballare come ubriachi che ci provano ma non riescono a stare in piedi.
Dopo sto’ disco ho iniziato ad approfondire gli Spider Bags, hanno fatto tutti dischi belli, nonostante l’ultimo uscito per la Merge Records sia abbastanza ripulito come suono le canzoni sono sempre bombe che ti squassano dentro.
Il loro capolavoro però è il primo album, A Celebration Of Hunger uscito sempre per Birdman Records nel 2007, perfetto per questi tempi senza speranza prenatali, mettetevi le cuffie e ascoltatevelo accendendo il vostro fuoco dipinto sul muro e ciaooo., Buon Natale amicciii oggi è l’immacolata e sarete a fare compre o giri fuori porta, lunedi si torna al lavoro, ricordatevi di santificare le feste con gli Spider Bags.
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