Ciao Krasue, di dove siete, che fate nella vita? Presentatevi singolarmente please.
Stefania: Io abito a Imola, lavoro come make-up artist, ho due gatti.
Elisabetta: Liz, da Bologna, spesso faccio cose di carta (e non) come E.P VI VI VI.
Valentina: Abito a Piacenza, faccio foto e capelli, e passo il 70% della mia vita in auto.
Ho appena sentito Saliva, la vostra prima uscita in cassetta, credo autoprodotta. Mi ha fatto l’effetto di una bella boccata d’aria fresca nella pancia. Parlatemi di come sono nate le Krasue e di come siete arrivate alla vostra prima uscita?
V: Era davvero tanti anni che Stefania ed io sognavamo di suonare assieme. E durante il mio soggiorno bolognese abbiamo tirato su qualche pezzo basso/batteria in una manciata di prove. Sentivamo il bisogno di una bella chitarra grezza che sostenesse il nostro sound. Ed allora ci è apparsa in sogno Elisabetta. Ora la famiglia è al completo.
E: Di vista ci si conosceva da anni, spesso si bazzicava agli stessi concerti. Mi è capitato di vedere Stefania con le She Said Destroy!, e Valentina con le sue Dendrophilia live quando ancora abitavo a Ferrara. Una volta tornata stabile a Bologna siamo riuscite a conoscerci meglio, e Valentina mi ha proposto di venire in sala prove per aggiungere una chitarra ai pezzi che stava tirando su con Stefania. Ero impanicata non suonando da moltissimo tempo, ma è andata alla grande!
Molto bella anche la copertina e le grafiche che vi identificano. Fate voi anche quelle?
E: Mea Culpa! Loro ben sanno che non mi va mai bene un cazzo di quello che faccio, ma se te dici che ci stanno mi fido!
Parlatemi di com’è stata registrata la cassetta, se c’è qualche aneddoto interessante da raccontare legato alla registrazione.
S: La cassetta è stata registrata al Boscow Studio di Lucca, da Thomas Anderson che poi è il ragazzo di Elisabetta. Lo studio è in camera sua, in questa casa di campagna enorme e immersa nel verde. E’ uno di quei posti in cui è perfetto rintanarsi per registrare perché sei costantemente a contatto con la natura e senza nulla che possa distrarti.
V: Registrare da Thomas in mezzo alla campagna Lucchese, ci ha fatto (quasi) dimenticare l’insopportabile calura agostina. Ed è uscito un ottimo EP di cui vado onestamente fiera.
E: Grandi compagni di ventura il Collie Lizzie e i gatti prontamente immortalati da Valentina! Che dire per me era la prima volta, ma mi son trovata bene!
Mi siete state subito simpatiche anche per la descrizione che c’è sul vostro bandcamp: no genre // no skills // low profile // bad temper // glitter wound. Vi faccio la solita stupida domanda, che però va fatta, da dove venite… insomma gli ascolti musicali, passati, contemporanei, se pensiate siano stati importanti per quello che fate.
S: Questa domanda mi mette sempre un po’ in difficoltà. Ascolto molto punk/garage/lofi e posso dire che questa è una costante, ma anche jazz alla Billie Holiday, hc alla vecchia tipo Minor Threat, band femminili in generale (dalle riot grrrls degli anni 90 fino a cose alla Angel Olsen), e tante altre cose sparse. Penso qualunque cosa che ascolto/ho ascoltato a suo modo mi influenzi sia in questo progetto sia ogni volta che compongo qualcosa.
E: Io sono venuta su prima con gruppi come Melvins, Nirvana, Mudhoney, Sonic Youth ecc. Poi sono andata sempre più sotto col punk, con l’hardcore e via via con certo metal. Le band che amo di più sono Wipers, Melvins, Rudimentary Peni e Darkthrone.. Mescola tutto e hai una vaga idea. Pur essendo una chiavica a suonare amo la chitarra per la capacità di caratterizzare una band potendo diventare pesantissima e grassona, o acidissima e tagliente.
V: Che fatica, non lo so. Dare la risposta classica del “ASCOLTO TUTTO” sarebbe da pezzenti vero? Sicuramente la costante di tutti i miei ascolti, sono gli anni ’90. Una decade che mi ha in qualche modo rovinata. Tendenzialmente le cose più belle del mondo per me, sono il pop e il black metal, ma tutto quello che c’è di mezzo non mi dispiace.
Come si fa ad avere la cassetta? Sul bandamp costa un po’ troppo, ai concerti credo ci sarà… a proposito di concerti, da quanto ne so avete appena fatto il primo, com’è andato? Ne avete in programma altri a breve? Già pezzi nuovi per il gruppo o adesso penserete solo ai live?
S: La cassetta non è ancora pronta in realtà, la avremo con noi ai prossimi concerti e sarà acquistabile a prezzi umani su Bandcamp. Il primo concerto è stato più che altro una prova, un modo per toglierci dalla sala prove che spesso agli inizi diventa un po’ una tana, da cui si ha paura di uscire. Al momento ci stiamo concentrando un po’ su tutto, sia su pezzi nuovi sia sui prossimi live.
V: Ad un certo punto ho sperato che qualche magnate esotico ci comprasse i pezzi per 1000€.
Avete una sala prove? Provate molto? Quanto è importante per voi la sala prove?
S: Purtroppo non abbiamo una sala prove nostra. Ci troviamo al SoundLab di Bologna una volta a settimana, ma sicuramente se ne avessimo una nostra sarebbe l’ideale per starci pomeriggi interi e tutto sarebbe più semplice, vista anche la distanza che ci divide e il poco tempo a disposizione per provare e comporre.
V: Sala prove fondamentale ovviamente, anche se non sono una grande fan. Vorrei poter salire su un palco senza fare mezza prova.
E: Una lode a Valentina che si sbatte da Piacenza per esserci sempre!
Saluti e ringraziamenti.
E: Bella Luca! Sempre un piacere!
S: Grazie per averci fatto la nostra prima intervista come Krasue!
V: Ciao amici!
Chiusura Marzulliana, fatevi una domanda e datevi una risposta
A questa non sappiamo ne farci la domanda, ne darci la risposta. 🙂