La scena musicale punk underground di Los Angeles della fine degli anni ’70 è quanto di più sfaccettato e vario si possa trovare nella storia del punk rock. Tutti i gruppi che ne hanno fatto parte avevano caratteristiche e modi di esprimersi unici, ed ogni band a suo modo è stata pioniere di un modo di fare musica punk. C’è ne è una in particolare che a mio parere è stata la più rivoluzionaria del lotto, il suo nome è Urinals. Posso dire con certezza che questa band ha inventato un nuovo modo di fare musica, distruggendo ogni canone di forma canzone r’n’r classica, partendo da frammenti sballati monocromatici e monocordi di piccole melodie ripetitive per poi unirne altre diverse, appoggiandoci sopra testi di poche parole ripetute o urlate.
Gli Urinals nacquero nell’autunno del 1978 dall’incontro di John Jones e Kevin Barrett, studenti di cinema all’università di UCLA, e da Kjehl Johansen, studente di filosofia che viveva nello stesso dormitorio. I tre ragazzi influenzati dalle nuova estetica primitiva della scena punk, senza saper suonare alcun strumento decisero di iniziare a fare musica a modo loro. Il primo concerto fu durante la festa di Halloween del dormitorio nel 1978 alla quale era presente casualmente Vitus Matare, tastierista dei Last gruppo power/punk sempre di Los Angeles, che rimase folgorato e gli propose subito di registrarli nel suo studio casalingo a casa dei genitori. Utilizzando il famigerato Dokorder 4-track e usando un microfono progettato per uso subacqueo, Vitus riuscì a catturare al meglio, le quattro canzoni del primo storico 7” ep.
La registrazione avvenne in presa diretta, il suono allucinante è il risultato anche dei limiti tecnici, la chitarra e il basso uscivano dallo stesso amplificatore e la batteria si narra che fosse assemblata con alcuni pezzi che provenivano da un kit giocattolo. Gli Urinals fondarono la Happy Squid Records per autoprodursi il disco che uscì sempre nel 1978. Nel 1979 registrarono Another ep, il secondo 7”, in una sala di doppiaggio di colonne sonore presso il dipartimento di Motion Picture / TV nel campus di UCLA. In questo caso la qualità della strumentazione teoricamente era professionale ma sicuramente il tutto fu utilizzato in modo improprio, oserei dire terrorista, sempre per arrivare ad un altro suono sgangherato vero e proprio marchio di fabbrica della band. Nel 1980, uscì Sex il terzo e ultimo 7”, sempre sotto la loro etichetta. Impossibile dire quale sia il più bello dei tre, sono tutti fondamentali, e messi insieme sono una naturale continuazione l’uno dell’altro, una specie di trilogia.
Tutto il loro materiale è stato raccolto nel 1996 in cd dalla Amphetamine Reptile Records mentre qualche anno fa, la in The Red Recordings lo ha pubblicato su doppio 12”. Durante la loro breve vita gli Urinals condivisero i palchi di Los Angeles con Black Flag, Circle Jerks, Roky Erickson, Gun Club e molti altri. I Black Flag soprattuto erano fans sfegati e spesso li chiamarono per aprire i loro concerti, si dice che i Minutemen siano nati proprio ispirandosi ai nostri. Verso il 1981 gli orizzonti del gruppo si ampliarono, il songwriting divenne più sofisticato e la loro musica prese un’altra piega, così gli Urinals decisero di cambiare nome in 100 Flowers e dar vita ad un nuovo progetto altrettanto importante per la storia del punk/postpunk. Ascoltate oggi, a quasi quaranta anni di distanza, queste canzoni suonano più potenti che mai: Hologram, Sex, I’m a Bug, Ack Ack Ack e tutti i loro pezzi sono dei classici senza età. Gli Urinals erano unici anche a rendere proprie canzoni di altri come con Why Are We Sleeping? dei Soft Machine e You gonna Miss Me dei 13th Floor Elevators, che possiamo sempre ascoltare nella raccolte di cui sopra. Un riff per canzone era abbastanza, una linea vocale anche, teoricamente chiunque avrebbe potuto scrivere le loro canzoni ma la maggior parte dei nuovi punk erano troppi impegnati a imparare i tre accordi dei Sex Pistols e Ramones. Mi piace metaforicamente accostare il pisciatoio di Marcel Duchamp alle loro gesta: bastano azioni basilari e gesti minimali per cambiare il corso della storia del fare arte o musica, bastano 3 dischetti semplici semplici come un bicchiere di Barbera per entrare direttamente nell’olimpo non c’è bisogno di fare molto di più, gli Urinals ce l’hanno fatta e se volete potreste farlo anche voi, questo è il messaggio e non il mezzo.
Discografia:
– The Urinals (7″, EP – 1978 – Happy Squid records)
– Another EP (7″, EP – 1979 – Happy Squid records)
– Sex EP (7″ – 1980 – Happy Squid records)
– Negative Capability…Check It Out! (cd compialtion – 1996 – Amphetamine Reptile Records)
– Negative Capability…Check It Out! (2 x Vinyl, LP compilation – 1996 – In The Red Records)
(Approfondimento uscito su Sotto Terra Rock Zine numero 7. ottobre 2016)