Questo ragazza si chiama Amyl e il suo gruppo si chiama the Sniffers, provengono da Melbourne, Australia. Lei è una una biondina che a giudicare dalle foto sembra appena uscita dalla pubertà. Ebbene questa Amyl incarna in tutto e per tutto il punk che fu nei 70 e fine 80. Una voce diretta chiara capace di urlare canzoni protopunk ma anche di intonare ballate lo-fi pop di una bellezza cristallina. Girando su web, guardando video e foto si capisce che i loro concerti sono dei veri e propri deliri dove può accadere di tutto. Zero inibizioni, birra a fiumi, gente che salta e balla e si spoglia, come sempre ci piacerebbe vedere ai concerti, con Amyl che tiene banco su tutti, una vera e propria frontman come credo da tempo non se ne vedevano. Un’altra che mi viene in mente è la cantante dei Downtown Boys, ma in questo caso l’attivismo e la politica non c’entrano e se proprio vogliamo accostare la band a qualche gruppo me ne viene in mente uno su tutti: X-Ray Spex su basi chitarristiche e ritmiche che a volte sfiorano il tamarrismo degli AC/DC, il tutto in salsa lo-fi garage. Questa cassetta, uscita a febbraio scorso è un vero e proprio piccolo diamante grezzo, impossibile da avere fisicamente perchè esaurita, ve la potete scaricare in versione digitale qui: https://amylandthesniffers.bandcamp.com/album/giddy-up
Di questo gruppo sono sicuro che ne sentiremo presto parlare e speriamo passino in zona come è accaduto per i Dowtown Boys.
(recensione uscita su Sotto Terra Rock Zine numero 7. ottobre 2016)