Prometto che questa è l’ultima volta che parlo degli Hunches e spero che non li rifacciano riformare e rifare dischi. Ci stano provando in tutti i modi, la in The Red recordings è riuscita a farli risuonare alla sua festa dei 25 anni di attività. Spero vivamente che sia solo un’uscita estemporanea perchè ovviamente sarebbe impossibile riavere indietro la potenza sconvolgente di quegli Hunches. Un gruppo del genere può esistere solo per pochi anni, anni dove si spara tutto quello che si ha da sparare poi ci si dedica a fare altro. Il 12” che esce per Almost Ready Records è una una raccolta di 12 demo inedite registrate nel 2001, prima che uscisse il primo disco per in The Red. Si tratta di registrazioni grezzissime che catturano al meglio la scintilla dell’incendio che verrà dopo. Questo disco è la loro genesi, energia, entusiasmo, potenza insieme a melodie blues lancinanti che diventeranno il loro marchio di fabbrica successivamente. Assoli di chitarra stellari, urla imprevedibili di vita nel mentre che accade, bassismo e batterismo che quadrano il cerchio. La traccia iniziale che da il titolo all’album è la canzone manifesto di questo gruppo unico, le cui gesta diventeranno sempre più grandi man mano che il tempo passerà. Se devo pensare a un gruppo seminale del passato a cui paragonarli anche se molto diverso mi viene in mente un solo nome: Gun Club. Il disco va preso, come ovviamente vanno recuperati tutti quelli successivi.
ascolta qui: https://the-hunches.bandcamp.com/album/the-hunches
(recensione uscita su Sotto Terra Rock Zine numero 7. ottobre 2016)