Nello scorso numero di Sotto Terra ho recensito il 7” postumo degli Hunches. Eccomi ora invece a recensire questo doppio 12” di Chris Gunn, loro geniale chitarrista. The Lavender Flu è il suo nuovo progetto nato in compagnia del fratello e di vecchi amici di Portland membri di Eat Skull, Hospitals e altre band. Dentro i vinili ci sono 30 pezzi che a volte prendono forma in canzone mentre altre sono veri e propri bozzetti sonori sperimentali. Il comune denominatore delle canzoni va verso il garage pop freak e fa venire in mente tutti quei gruppi che dagli anni sessanta a oggi si sono mossi in territori di confine difficilmente catalogabili. La roba di Chris mi fa pensare agli enormi Godz, formazione ultra scoppiata che ha partorito due dischi seminali del freak/punk/garage/rock. L’impressione è che il progetto Lavender Flu sia iniziato per gioco e anche per non smettere di fare quello che si ama nonostante la fine di un’avventura importante come quella degli Hunches. Heavy Air è un disco molto personale e originale, penso sicuramente autobiografico. Durante l’ascolto ci si inoltra in paesaggi sonori e chiaroscuri dove quando spunta il sole dagli abeti non puoi guardarlo in faccia. Un attimo dopo ti ritrovi all’ombra di un pino bagnato dalla pioggia di fine inverno e continui a camminare nella foresta per ricercare il sole che t’acceca. Un disco che non piacerà a i punkers incalliti ma questa roba è punk senza cresta che ti fotte la testa.
ascolta qui: https://thelavenderflu.bandcamp.com/releases
(recensione uscita su Sotto Terra Rock Zine numero 5. aprile 2016)