Da che parte degli Stati Uniti venite, come avete cominciato a suanare insieme, quando e perché?
All’inizio Buck Biloxi and the Fucks ero solo io, Robert Watson Craig III, che suonavo tutti gli strumenti, almeno per il primo disco su Orgone Toilet records. I dischi li faccio ancora così ed è il mio modo preferito di registrare. Bene o male, nei vari dischi hanno suonato varie persone. Qualche volta ha funzionato, qualche altra è andata ai limiti della decenza, ma fanculo. Non vengo pagato davvero per questa roba.
Quante persone ci sono nella formazione? Ci sono stati cambiamenti?
La migliore formazione, storica e attuale, di Buck Biloxi and the Fucks è composta da me alla chitarra e alla voce, John Henry Kelly al basso e Charms At Large alla batteria. Giocherò al gioco degli ex componenti tra un po’ di tempo, quando avrò più energia, ma so che volendo potrei già farlo e impressionare tutti. Ci sono state altre formazioni prima. Di base sono un cannibale di gruppi, che divora altre band. Fate attenzione ai membri della vostra band, perché li trangugerò per i miei progetti paralleli, se vi distrarrete un attimo.
Che tipo di musica suonate?
PUNK. Se dalle vostre parti c’è una grossa scena hardcore e siete super paranoici sul prendere le distanze da quelli con i pantaloni crust, potete usare il prefisso “garage-”, ma preferirei di no. Probabilmente pensate che i Ramones siano un gruppo garage, quindi fanculo.
Che tipo di musica ti piace, passata e presente?
Passata: PUNK, Presente: PUNK. Nessun sottogenere hardcore estremo di merda e nessuna stronzata patetica da burger boy della West Coast. Toglietevi dal mio condotto uditivo, se fate quella merda. Mi pulisco il culo tanto con la vostra toppa dei Charles Bronson quanto con il vostro inserto Apache, a mia discrezione, con la stessa mancanza di rispetto. Divertitevi ad essere degli idioti, se ascoltate quel pattume.
Quanti dischi avete fatto uscire e con quali etichette?
Davvero un casino. Provo a fare una lista delle etichette, anche se sono ubriaco: Orgone Toilet, Pelican Pow Wow, Total Punk, Red Lounge, HoZac, e la mia Holotrash. La maggior parte dei dischi sono esauriti, ma sono abbastanza sicuro che troverete ancora i 12” su HoZac e Red Lounge.
Puoi dire qualcosa sui testi delle tue canzoni?
Cazzo se posso. La maggior parte delle cose pubblicate o postate da scribacchini o da qualsiasi stronzo che prova a parlare di me, usano sempre gli stessi tre aggettivi sulle canzoni che scrivo: “stupid, dumb, retarded” etc. Devono sentirsi davvero bravi per parlare male della più grande mente del pianeta che oggi fa uscire dischi punk. E’ una vergogna che la loro educazione, o qualsiasi altra qualifica abbiano ricevuto, permetta loro di sentirsi all’altezza di comporre questi piccoli saggi su quanto le mie canzoni siano ritardate. Non mi sembra che siano stati preparati adeguatamente a leggere e interpretare davvero i miei testi, altrimenti potrebbero capire che in realtà ho qualcosa di vero e importante da dire, e che lo faccio in maniera abbastanza concisa e brillante. Questi testi non sono solo scoregge su una pagina: potete disegnare a mano libera la mia impronta digitale, prima di essere in grado di scrivere una canzone a malapena vicina a qualcosa che riesca a sostenere il mio inimitabile stile autoriale. Fate cacare.
Qual è il processo creativo durante le prove?
Non c’è nessun processo creativo durante le prove. Dovete imparare a suonare i pezzi che ho scritto alla terza o quarta volta che vengono fatti o verrete sostituiti come una lampadina fulminata.
Provate molto?
Per niente. Per me è importante mantenere la freschezza. Per questo il gruppo non può funzionare con gente che non riesce a imparare i pezzi velocemente. Se li proviamo un sacco di volte, ci stufiamo. Se facciamo un concerto con pezzi che siamo già stufi di suonare, per quanto scemo pensate che sia, almeno arrivo a capire che il pubblico non è stupido. E si rende conto che non ci stiamo divertendo, quindi non si diverte.
Suoni parecchio in giro?
Dipende da cosa intendi con parecchio. Provo a stare fuori almeno due mesi all’anno. Mi piacerebbe anche girare di più, ma dovrebbero esserci più soldi per permettermi di sostenere economicamente qualcosa in più rispetto a ora.
So che sei stato in Europa quest’estate… Com’è andata? Ti è piaciuto? Qual è la differenza con gli Stati Uniti? Spero di vederti in Italia… Pensi di venire?
Cazzo sì. L’Europa è fica. I gruppi vengono trattati molto bene. Sono in aeroporto proprio adesso, per tornare a casa, a New Orleans. Sto per prendermi un paio di xanax sopra a tutti questi Martini e Bloody Mary. Di sicuro voglio tornare in Europa nel 2016 e provare a girare di più. Spagna e Italia in particolare sono posti dove non sono stato e vorrei suonarci la prossima volta.
Mi piace parecchio anche Giorgio Murderer, il suono è diverso ma l’attitudine è la stessa. Ci puoi parlare di questo gruppo? Chi c’è dei Buck Biloxi?
Giorgio Murderer sono sempre io che suono tutto su disco. Tutti i Buck Biloxi suonano in Giorgio Murderer tranne Andy Rotzz che suona la chitarra, io suono la batteria e Charms il synth. La formazione può cambiare in base alla disponibilità. Professor Griff, se stai leggendo e vuoi suonare il theremin, scrivimi. Ex membri degli Angry Angles. Io sono un sole dorato che avvolgerà la galassia. Con la mano sinistra punisco e con la destra benedico. Tutti i miei chakra sono allineati e nella giusta posizione. Ok, ora vado a bermi un altro Martini. Spero che funzioni!
(Intervista uscita su Sotto Terra Rock Zine numero 3, ottobre 2015)
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