Quando è nata Radio Kebab? Raccontaci un pò la sua storia.
Ciao Luca, RK è nata verso la fine del 2001, all’inizio eravamo in tre io, mr.pepper, mark penetrilli, si mandava punk rock e si sparavano cazzate a nastro,il tutto era molto demenziale poi piano piano siamo rimasti in due per un po’ di anni e infine negli ultimi sei/sette anni solo io. In questi anni essendo da solo alla conduzione la trasmissione si è improntata maggiormente sul lato musicale, ultime novità, vecchie glorie che fanno buon brodo e special vari… anche se a sparare minchiate è difficile rinunciare, non posso farci niente!
Che musica propone RK?
Partendo dal punkrock passando per il r’n’r garage poi hardcore a manetta noise e stranezze varie, per sintetizzare direi PATTUME MUSICALE ARROTOLATO, se vuoi ti faccio un elenco di nomi che a la gggente piace: Crime; Oblivians; Cash; Arab On Radar; Punk77; D.Y.S.; Ramones; Movie Star Gianni; L’amico Di Martuccci; Sublime Frequencies Records; Rino Marotta; Umberto Tozzi; Kandeggina Gang; Nerorgasmo; Tuamadre; Confusione.
Com’è strutturato il programma e da quando trasmette RK?
La trasmissione, fin dall’inizio, è sempre stata nella fascia subito dopo pranzo, con piccoli cambiamenti di giorno, dal mercoledì fino al lunedì attuale, dalle 13 alle 15.
Come si fa ad ascoltare RK?
Con le orecchie potrebbe essere un buon punto di partenza, anche se molte persone ascoltano musica più col culo che con altro. Sennò se si abita in Torino e provincia sulle magiche frequenze di Radio Blackout 105.25 FM. Oppure fuori Torino, se si vuole ascoltare dalla Crimea, si può andare sul sito http://www.radioblackout.org tramite lo streaming.
Quante gente vi segue e ascolta?
Boh!? Non abbiamo gli strumenti necessari per capire in quanti ci ascoltano, però potete fare squilli di approvazione nel caso vi piaccia una canzone che stiamo passando alla nostra hotline 0113466673263.
RK fa parte del palinsesto della storica Radio Black Out di Torino. Vi siete inseriti in questo contesto o ci siete nati?
Sarebbe come dire, o ci sei o ci fai? Io prima di tutto sono stato e sono un ascoltatore di Radio Black Out fin dai14/15 anni… ascoltare alla radio musiche mai sentite e ascoltare persone che organizzavano (e organizzano) concerti in posti occupati o sentire di manifestazioni in giro per la città per me era una novità e uno stimolo rispetto al contesto del cazzo in cui vivevo, per me è stato importantissimo incrociare una radio di questo tipo, sia da fruitore prima che da redattore\dj dopo.
C’è un nesso tra la musica che RK propone e l’attività della radio? Fai conto di dover parlare a un perfetto sconosciuto di quello che vi ruota intorno.
Ok. La radio in questione non prende soldi né da partiti politici né da sponsor commerciali, si va avanti con l’autofinanziamento organizzando concerti/cene/serate danzanti/workshop/presentazioni di fumetti, libri, freakshow ecc promuovendo le iniziative nelle case occupate e negli spazi sociali affini del torinese ed oltre! (tra l’altro nessun dj/redattore piglia un soldo!) e qui entra in gioco RK, perché se c’è da organizzare un concertino di belle musichette laide puoi chiedere a me, oppure ad altri dj’s della radio presi bene ad organizzare altri tipi di serate. Per farti un idea della varietà di serate organizzate basta andare sul sito, dal punk alla goa-trance al jazz al garage alla musica di merda! Probabilmente ci manca solo il liscio ma ci stiamo lavorando.
Cosa significa fare una programma come RK nel 2014? Sei consapevole di essere uno degli ultimi dj Mohicani che porta avanti un discorso radiofonico con un attitudine al fare e all’ascolto oramai sepolta nella notte dei tempi?
Vuol dire cercare di diffondere il più possibile musiche e attitudini che da altre frequenze sicuramente non passano. E’ un discorso da testate sul muro, ma a volte qualcuno si aggiunge a tirar di capoccia e fa piacere. Prima o poi quel muro cadrà, free Gaza! Sulla seconda parte non saprei, devo chiedere al mio avvocato, punk nella testa non nella cresta.
Per fortuna ci sono altre realtà e cani sciolti che cercano di tenere a galla la baracca e che utilizzano lo strumento radiofonico sia via etere che web per diffondere un certo tipo di musica e quella che viene autoprodotta. Conosci queste realtà? Sei in contatto con loro? Se sì… riuscite a collaborare?
A memoria mi vengono in mente i ragazzi della Cantina del Rock di Roma, con cui prima o poi spero di collaborare in qualche modo; di altri nello specifico no, mi piacerebbe e a ‘sto punto ne approfitto per dire: “Gente a cui piace il marcio! Contattatemi per collaborazioni radiofoniche e non; la mia mail è alessio50@autoproduzioni.net”
Cosa ne pensi dell’attuale panorama della musica indipendente italiana e
internazionale? C’è vita? C’è speranza?
In Italia ci sono molte band valide e negli ultimi anni sono usciti fuori molti festival delle autoproduzioni interessanti, anche se personalmente vedo che dopo anni gira sempre la stessa gente e anche i gruppi sono quasi sempre gli stessi. Non c’è ricambio e forse una tendenza negativa che vedo (dall’hc al punk al noise ecc) è quella dell’imitare in copia-carbone modelli americani o già “affermati” senza rischiare nulla e senza essere personali; bisognerebbe ricercare di più nel torbido e magari non chiamare sempre gli amici degli amici, ma andare in qualche modo alla cieca, rischiare un attimo per rendere la situazione più interessante. E sicuramente c’è da essere molto diffidenti riguardo a festival come, per esempio, “Hai paura del buio?”: per me quelle robe lì non c’entrano un cazzo con l’indipendenza e l’autoproduzione… è solo un modo come un altro di aprire una fetta di mercato da poter sfruttare, a ‘sto punto è meglio X-Factor e vaffanculo, la lecco alla Majonchi e produco l’LP picture al gruppo di mio zio in 10.000 copie. A livello internazionale non saprei, ci sono ottime band, ma non conosco, purtroppo, da vicino le scene… sicuramente girando per vari blog ho notato che le cose più interessanti arrivano da scene piccole o “marginali” rispetto alle grandi capitali della musica, per esempio il fottuto Midwest americano oppure andando a pescare in sud America e in Asia, senza dimenticare l’Australia. Fanculo Berlino, Los Angeles, Parigi, Roma, Milano da bere e Torino da pere.
RK è uno è molto attenta al materiale autoprodotto: quanta roba vi arriva da trasmettere? Come fa un gruppo o un’etichetta a mandarvi i demo o i dischi?
Materiale per posta non ne arriva da un po’, le persone non sono più abituate a mandare copie fisiche… tutto in digitale ormai, qualcosa mi arriva tramite Internet oppure contatto io i gruppi che mi interessano per farmi mandare i file. Se no c’è il metodo classico, vado ad un concerto il gruppo mi piace e a fine concerto gli chiedo il disco! Per mandarmi musichette tramite Internet vedi la mail di qualche domanda sopra, invece per farmi arrivare copie fisiche (molto ben accette) l’indirizzo è: Radio Blackout, via Cecchi 21\A – 10100 Torino (scrivete per bene: X RADIOKEBAB).
La sigla iniziale del programma è bellissima! Ci spieghi com’è nata?
Grazie! Devi avere veramente pessimo gusto… comunque non sono io quello che canta! E’ il salumiere di Domodossola dj Marcellino, che in modo lungimirante ha aperto per Lutto Records e spinto con dischi show in giro per l’Ossola… e giochi a premi! Il disco del “nostro” l’ho vinto a uno dei suoi show! Da lì ho pensato che sarebbe stata la sigla perfetta per Radio kebab, sono stanco e ammalato, dalla noia schiavizzato, voglio ascoltare Marcellino dj e stare in pista fino alle sei.
Qualche aneddoto o curiosità da raccontare?
Nei primi anni di RK con gli altri due soci siamo andati una volta a Sanremo durante il Festival, intervistando gente del calibro di Leone di Lernia, Solange, troie varie e una serie incredibile di sosia di: Umberto Smaila, Bonolis, Adriano, Pavarotti, Bud Spencer e per finire l’incontro psichedelico con il Baffo da Crema… tutto questo delirio per fare degli spot per la radio… paura e delirio a Sanremo. Se vi capita almeno una volta nella vita nei giorni del festival andate belli gonfi, non ve ne pentirete. Una volta invece, alla riunione di gestione radio, siamo andati fatti di etere, il dr.pepper era un farmacista… sembrava di stare in una corsia di ospedale.
E’ dura tenere in piedi RK?
Be’ dipende se nel weekend c’ho dato dentro o meno, a volte il lunedì alle 13 mi sento un po’ scafandrato
Futuro di RK?
Ho visto cose che voi umani…
Sappiamo anche che hai anche un’etichetta “fai da te” che si chiama Siamo Soo Noise, per lo più dedita a fare cassette e cdr… ce ne vuoi parlare?
La SSN c’è da qualche tempo, giro spesso nei mercatini dell’usato qui a Torino e ad un certo punto mi sono ritrovato ad avere un bel po’ di cassette da far fuori ed un po’ di registrazioni fatte da me in modo molto amatoriale; così è nata sia l’etichetta che le prime produzioni di Craxi Driver, poi è stato naturale fare uscire sia tape che cdr di altri musicisti/gruppi di zona (tranne, per adesso, la noisers finlandese Kuupuu) come Paneduro; Pastafissan; T.Detesta e anche una compilation di musiche dal Medioriente recuperate da cassette trovate al Balùn, il mercatino delle pulci torinese, che si chiama Suk: Tapes And Sounds From Porta Palazzo. Prossimamente uscirà il secondo volume ed anche una cassetta split tra Tab_ularasa e non sò ancora chi, tutte le produzioni SSN sono anche ascoltabili e scaricabili dal sito bandcamp: http://siamosolonoiserecords.bandcamp.com/
Grazie e in bocca al lupo per la ripresa delle trasmissioni e l’anno che verrà!
Prego