Full Communism è il disco di debutto di un manipolo di giovani punk attivisti
ispano/americani provenienti da Providence, Rhode Island, USA. Il super gruppo in questione è composto da 6 membri ed è caratterizzato dall’uso massiccio di sassofono delirante free form (non ovviamente in senso jazzistico!), suonato addirittura da 2 dei componenti. Attitudine punk post/punk anni 80, strutture a volte basiche a volte particolari di chitarra, batteria e basso, dove si appoggia la voce arrabbiata di Victoria Ruiz che urla al mondo le sue ingiustizie: razzismo, omofobia, antimilitarismo, crimini della polizia e chi più ne ha più ne metta, possono essere sconfitti, basta solo volerlo. Il mondo può cambiare se si fa concretamente anche una sola piccola azione per cambiarlo, questo è il loro semplice e diretto messaggio. Le atmosfere della musica non sono quindi per niente ciniche e potrebbero far venire in mente quelle delle MC5 ma con un diverso uso degli strumenti utilizzati: pochi giri r’n’r anni 60/70 ma come già detto all’inizio chitarra, basso e batteria punk 80 e delirio dei sassofoni. I testi del disco sono in inglese e spagnolo per cercare di diffondere il messaggio rivoluzionario e parlare al maggior numero di persone possibile. Le ultime due canzoni sono cover rispettivamente dei Los Prisioneros, gruppo punk seminale cileno attivo durante il regime Pinochet e Dancing in the Dark di Bruce Springsteen, rifatta in modo personalissimo. I loro live sono infuocati e pieni di energia, i ragazzi ci sanno veramente fare e sputano sangue e sudore in abbondanza. Il mondo sicuro non cambierà e l’apocalisse si spera arriverà, in attesa di ciò procuratevi questo disco bomba.
ascolta qui: downtown boys bandcamp
tab_ularasa x Sotto Terra numero 3, ottobre 2015.