Le uscite Bubca mi riportano alla mente le prime autoproduzioni hardcore italiane, cassettine di gruppi ultrapunk sfacciatissimi registrate col culo che vomitavano rabbia. E’ successo col cd dei Duodenum (che si definiscono “i paladini degli extracomunitari di Tor Pignattara”, duo di lo-fi estremo che in 17 minuti infila 13 brani grezzissimi di garage-blues con riverberi crampsiani registrati in presa diretta. Cramps ma anche Gories, Oblivians e tutto ciò che fa del primo rock’n’roll qualcosa di ostico e cavernoso. Che dire? Scorrettissimi. Legherei volentieri qualche damerino indie e lo obbligherei all’ascolto ripetuto di questo cd, e chi se ne frega se poi interviene Amnesty. Luca Frazzi, Rumore dicembre 2010.
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