Ciao Mass, che fai nella vita?
Lavoro, mi occupo di assistenza tecnica nel settore elettromedicali.
Quali sono le tue passioni e i tuoi interessi?
La mia passione più grande è la musica. Ho un gruppo, i Female Troubles, con loro mi diverto a suonare in giro per l’Italia e all’estero. I miei interessi oltre a suonare, è organizzare concerti a Napoli con un manipolo di amici.
Parlaci della Nice Guys are Gay? Di che si tratta? Di dove siete?
Ecco appunto, la Nice Guys… Tutto è nato una decina di anni fa, subito dopo essere rimasto orfano dello Slovenly bar (il miglior rock’n’roll bar, forse anche l’unico, a Napoli). Fu allora che decisi che il vuoto creato andava colmato e così iniziai ad organizzare serate (cosa che facevo già in precedenza per il mio primo gruppo punk rock, gli Sbirros). Cominciai con il live dei Movie Star Junkies, coadiuvato da Massimino aka Number 71 Monobanda, fratello da una vita. La NGAG è una agenzia di booking totalmente DIY con base a Napoli (e dove se non qui?!) che negli anni si è avvalsa della collaborazione di altre realtà locali e nazionali con cui condividere la passione dei concerti. La NGAG è nata dall’esigenza di (ri)portare i concerti a Napoli e di riportare Napoli nel rousting dei concerti che “contano”.
Da quanto esiste la NGAG e perché?
Dal 2005 circa, ma fu solo verso il 2009 che questa organizzazione monocellulare prese il nome attuale di NGAG, quando un’amica al telefono mi fece ragionare sull’importanza di avere un nome e di essere “riconosciuti” anche al di fuori della cerchia di amici. Grazie a Christina Lauro!!
Quanti siete? Che cosa siete? Un collettivo..un associazione o cos’altro?
Fondamentalmente la NGAG è agenzia di booking sui generis, le cose le facciamo solo per passione e senza scopo di lucro. Di base la NGAG sono io, ma negli anni ho avuto la fortuna di essere aiutato da tante persone splendide che hanno dedicato anima e corpo a questo “progetto”.
Puoi parlarci di quello che ha fatto in questi anni NGAG?
In questi anni abbiamo organizzato tanti concerti anche di gruppi del calibro di Adicts, No Means No, Discharge, Vibrators, Queers, Frantic Flintsones, Meteors, Demented Are Go, Fuzztones, Coffins Kats, Atlantis, etc… Ancora oggi il solo ricordo di quelle serate mi riempie il cuore di gioia.
Come funzionano le serate NGAG?
Quando possiamo le serate sono ad ingresso gratuito ma di solito chiediamo al nostro pubblico un aiutino con una sorta di sottoscrizione libera, Alcune volte, per ripagare i gruppi (sopratutto quelli a cachet) chiediamo un biglietto di ingresso cercando sempre di essere quanto più popolari possibile.
Che tipo di gruppi fate suonare da voi? Che musica vi piace?
Grandi, piccoli o misconosciuti che siano i gruppi che organizziamo devono suonare garage, punk, hardcore, ma sopratutto esserlo nel vero senso della parola. Spingiamo solo persone e gruppi onesti che hanno ancora la passione di suonare in giro e macinare chilometri.
Come descriveresti le vostre serate?
La dimostrazione concreta che se vuoi veramente una cosa te le devi fare da solo. Insomma sono serate autoprodotte, autorganizzate, senza troppi orpelli e pippe mentali ma senza rinunciare ad una certa professionalità che non deve mai mancare.
Quanto seguito avete adesso? Come è cambiato nel corso degli anni?
Il seguito è stato sempre buono ma negli ultimi anni, con il sodalizio con altre realtà altrettanto radicate nel territorio come A’Raggia di Dario dei Radsters, Fat City di Ottavio dei Motosega, abbiamo messo su il collettivo Uè! Punx che per il secondo anno di seguito organizza concerti al Molosiglio, principalmente da fine maggio fino a metà ottobre in uno dei porti turistici della nostra città.
Difficoltà e casini vari incontrate negli anni?
La vita è piena di casini; se non ci fossero bisognerebbe inventarli… A parte gli scherzi, le solite rotture di kaiser ma niente di insormontabile per tipi duri come noi 😉
Avrai certo un bel pò di aneddoti da raccontare, c’è n’è qualcuno in particolare di cui vuoi parlarci?
Ti potrei raccontare di quando, al concerto dei Demented Are Go organizzato alla Tattoo Expo di Napoli, fuori al lorobackstage c’era un movimento di strani figuri alle prese con l’insoddisfabile Sparky e le sue strane voglie!! Li ho visti in serie difficoltà!! Oppure del concerto dei Queers al Sudterranea di Napoli e del dente rotto al cantante Joe Queer. Una vera “femminuccia”. Oppure del giro turistico fatto fare ai Vibrators nel centro di Napoli con rigorosa cena in un tipico ristorante napoletano con tanto di posteggia e canzoni cantate con la “fronna di limone”. Oppure del tour italiano dei Mad Sin organizzato e puntualmente paccato dal gruppo per motivi del kaiser (che merde viziate!!)
C’è qualche serata alla quale ti senti legato in particolar modo?
Sicuramente sono e sarò legato a vita alla serata degli Adicts e a quella dei Vibrators, entrambi gruppi dei miei ascolti adolescenziali.
Future of the NGAG?
Tante cose bollono in pentola; sicuramente continueremo l’esperienza con i ragazzi del collettivo Uè! Punx e a ottobre si riprenderà ad organizzare concerti ad Officina 99 (una delle poche realtà ancora capaci di coinvolgere persone e ad unire musica e sociale).
Fatti una domanda e datti una risposta.
A chi vuoi più bene, a papà o a mammà? A Pippo Baudo!!