Ciao Lorenzo, che fai nella vita?
Ciao Tab! Attualmente vivo a Göteborg in Svezia, sto facendo un tirocinio su cui baserò la mia tesi di laurea.
Quali sono i tuoi interessi e le tue passioni?
La mia più grande passione è la musica in tutti i suoi aspetti. La suono, l’ascolto, la compro, la stampo con la mia etichetta ridicola e ultimamente, quasi casualmente, ne scrivo. E’ una passione davvero a 360°. Sono appassionato di calcio (quello vecchio stile e quello relativo alla squadra della mia città), Vespe e Lambrette e film poliziotteschi italiani anni 70.
Parlaci di Sotto Terra. Di cosa si tratta?
Sottoterra è qualcosa di nuovo e vecchio allo stesso tempo è una fanzine che sembra un magazine. Non ci nascondiamo dietro un dito, è l’eredità di quello che aveva lasciato Bassa Fedeltà ripresa dopo quasi 20 anni. Per quello che riguarda me personalmente SOTTOTERRA é ancora prima una mentalità, un modo di essere. Sottoterra significa scavare e scovare band/etichette nuove ogni giorno, una continua ricerca di musica che non si caga nessuna ma proprio per questo risulta essere la più pura e sincera che si possa trovare. Sottoterra vuol dire non essere mai sazi di quello che la musica può nascondere nella sua profondità.
Com’è nata l’idea e quando avete iniziato a lavorarci seriamente?
L’idea è nata qualche anno fa. Stanco ormai di comprare le varie riviste di musica per poterne leggere 5/6 pagine che parlassero di un certo tipo di sonorità, ho iniziato una forte pressione su Luca Frazzi per riprendere un discorso che si era interrotto con Bassa Fedeltà. Aiutato dalla pressioni anche di altri, pian piano ha ceduto e verso Natale 2014 ci siamo trovati per la prima volta per discuterne davvero a grandi linee.
Perché è nata ST?
Sottoterra nasce per andare a riempire un vuoto.
Un vuoto che a livello editoriale (uh, parolone forse un po’ grosso) io percepivo. Approfondire quel che riguarda rock/punk/garage/beat o quel che volete, insomma avete capito.
Quanti siete a farne parte?
Difficile dirlo. Non abbiamo una redazione fissa, il tutto è abbastanza punk. Tante volte succede che si incontra qualcuno che dice “oh, ma sai che sto concerto è stato una bomba??!!” “Bene! vuoi parlarne su sottoterra?”. È davvero uno spirito da fanza, mi piace molto, spero continui ad essere così. Odio gli schemi!
Sappiamo che suoni in alcune band e che fai parte degli agitatori del Collettivo Garagistico di Parma dove verosimilmente è nato tutto. Vuoi parlarci del contesto nel quale è nata ST?
SOTTOTERRA è nata, cresce, si sviluppa e viene assemblata a Parma. In questi ultimi due anni Parma ha vissuto e vive (speriamo vivrà ma la ciclicità di questa città ormai la conosciamo bene) di grande fermento musicale. Parlo sia a livello di band che di organizzazioni di concerti.
Per noi amanti di garage/punk e derivati ci siamo ritrovati orfani del mitico Arci Taun chiuso per problemi strutturali. Senza perderci d’animo, sullo stile di altri collettivi come Défense e Oltretorrente Sonico già attivi in città da tempo, abbiamo formato il nostro collettivo, appunto Garagistico. Nonostante il differente gusto musicale dei vari collettivi ci siamo ritrovati in diverse situazioni a collaborare insieme, così è poi nata la lobby Parma DIY Shows, un collettivone allargato formato sopratutto da amici. Magari detta così sembra che a Parma ci siano orde di persone a sbattersi ma, come sicuramente saprai, alla fine si è sempre in pochi stronzi. A livello di pubblico sinceramente no, per alcune date siamo rimasti davvero piacevolmente sorpresi, quasi sbalorditi! Ma lo sappiamo che durerà poco, ahahah! In ogni caso questo spirito galvanizza e ha portato qualcuno a pensare a progetti più ambiziosi o come noi a rimanere a lavorare nell’underground pensando appunto a creare un magazine che parli appunto di quello che succede SOTTOTERRA.
Come avete cercato i collaboratori di ST e formato la redazione?
Come dicevo prima non esiste una vera e propria redazione. Per farla molto breve e semplice ti spiego un po’ come siamo divisi al nostro interno. Da una parte c’è il megadirettore, dall’altra io e Luca Orzi, il vecchio e i giovani. Il megadirettore ha formato la sua squadra di esperti giornalisti e appassionati del settore. A quel punto toccava a noi organizzare la squadra della Primavera, io per primo mi sono inventato giornalista e capitano di questa. Naturalmente siamo andati a pescare subito dai collettivi di Parma e successivamente da persone che non conoscevamo personalmente ma che seguivamo ed eravamo in contatto da qualche tempo, come ad esempio tu tab, la Teramo male capitanata da Antonio, Boris GoToBed, i ragazzi della cantina del rock e tanti altri. Questa è un po’ la nostra squadra Primavera, abbastanza giovane con poca esperienza ma con una maledetta passione per l’underground più sconosciuto che si possa immaginare. Inoltre come dicevo prima, quando sentiamo qualche amico/conoscente che ha visto un bel concerto o sentito un ottimo disco gli chiediamo di scriverne.
Per adesso è uscito il primo numero ed in fase di lavorazione il secondo. Puoi spiegarci come funziona il processo di composizione, redazionale e lavorazione di ST?
L’incipit è sempre una telefonata tra me e il megadirettore. Carta e penna davanti cerchiamo di dividerci equamente gli spazi per le nostre squadre. Una volta fatto ciò andiamo a discutere con le nostre rispettive formazioni se qualcuno ha qualche articolo già pronto oppure di cosa potrebbe parlare. Io inoltre mi occupo di raccogliere tutte le varie recensioni di live e dischi. Una volta recuperato il materiale inviamo il tutto a Jack di Studio Brado che con grande esperienza e maestria impagina e da vita a quello che poi effettivamente tenete tra le mani. Il buon Luca Orzi, paladino assoluto del diy, con tutta la sua santa pazienza provvede a spedire uno per uno i magazine!
Che tipo di argomenti e musica vengono trattati?
Uh! Domandone. Cerchiamo si rimanere sempre saldi all’underground cercando parlare di cose che difficilmente si trovano in altri mezzi di comunicazione. A livello di generi possiamo dire rock/garage/punk/p.pop/psych. Sicuramente NON trattiamo: Metal, Elettronica, Pop, Cantautori con la barba, Rap/hip pop. A me personalmente piacerebbe aprire molto di più al punk/hc, ne sto ascoltando a pacchi in questo periodo!
Ogni quanto esce un numero?
Per ora non abbiamo una periodicità fissa. Diciamo all’incirca trimestrale.
Hai un’idea in generale di chi legga e compri ST?
Sinceramente non molto. Gente che va a concerti sicuramente e profondamente devota ed appassionata ad un certo tipo di sonorità cantinara. Dai like della pagina fb ho appreso che l’età media è relativamente alta, c’era un po da aspettarselo ma spero proprio questo dato possa cambiare per dimostrare che anche le nuove generazioni sono interessate ad un certo tipo di musica ma sopratutto ad un certo tipo di mentalità.
Quanto ti costa in termini di tempo ed economia un numero di ST?
Per quello che riguarda il mio lavoro di “giornalista” (usiamo le virgolette va) scrivo alla notte. Per quel che riguarda la gestione mi occupo di ricezione ordini/distributori, pagina Fb e come dicevo prima raccolta materiale/recensioni. La parte di gestione la distribuisco durante le pause o ritagli di tempo durante la giornata. I miei cari colleghi sotterranei però sostengono io non faccia un cazzo e sia in Svezia in vacanza.
Difficoltà e casini vari?
Un pochino con le tempistiche della spedizione. Per il primo numero abbiamo utilizzato “piego di libri” per poter tenere il prezzo della rivista il più basso possibile. Il costo della spedizione è irrisorio ma consegnano un po’ quando cazzo vogliono, da 3 a 30 giorni. Posso dire di aver ricevuto tonnellate di mail del tipo: “Non mi è ancora arrivato il magazine!” e rispondere a tutti nello stesso modo “Abbiate pazienza!”. Penso siano arrivate tutte, fino a prova contraria.
Come sta andando per adesso la diffusione del primo numero?
Sinceramente davvero molto bene, meglio di ogni più rosea previsione. In realtà io me l’aspettavo, o meglio, me lo sentivo che una rivista di questo tipo avrebbe destato davvero molto interesse e curiosità. Adesso (in questo momento che sto scrivendo) stiamo per mandare in stampa la terza ed ultimissima ristampa del numero 1.
Come si fa a comprare ST o a diventarne distributori?
Acquistarlo è molto semplice sul sito sottoterra.bigcartel.com ci sono tutte le informazioni del caso. Si può acquistare direttamente dal sito pagando con paypal oppure pagando tramite bonifico/ricarica postepay inviando i dati per la spedizione alla mail sottoterrarockzine@gmail.com.
Per diventare distributori basta inviare una mail all’indirizzo sopracitato. Andiamo di pacchi minimi di 8 copie con prezzo agevolato per chi ha intenzione di rivenderlo/distribuirlo.
Che bolle nel pentolone di ST? Vi prefiggete degli obbiettivi futuri?
L’obiettivo è quello di cercare di rimanere in vita il più tempo possibile e di poter scrivere sempre di cose che interessino i nostri lettori . Adesso c’è entusiasmo ma sappiamo bene che tutto ciò può cambiare repentinamente, quindi teniamo i piedi ben saldi a terra. All’inizio forse un nostro obiettivo era quello di finire in edicola, ora non so. Sinceramente il nostro approccio punk e diy mi piace davvero molto. Poche regole, chiunque lo può distribuire e se lo vuoi devi procurartelo da solo! Staremo a vedere.
Vuoi raccontare qualche aneddoto legato all’uscita del primo numero?
Un aneddoto ce l’ho. Come dicevo prima sto lavorando a Göteborg, in un centro di ricerca e la parte organizzativa la gestisco durante qualche pausa dal lavoro. I colleghi nel mio ufficio avevano notato che smacchinavo con mail e paypal vari, così ho spiegato loro che mi stavo occupando dell’uscita di un magazine. Una volta arrivato in ufficio la prima domanda è stata: “Ma quello in copertina chi sarebbe?!”, io: “Johnny Thunders!” “Ma cos’è un cantante? Noi pensavamo stessi scrivendo per una rivista di stampo ingegneristico/di ricerca”. Beh effettivamente SOTTOTERRA è un magazine di ricerca, ricerca di forme di vita negli scantinati che si divertono ancora a maneggiare una chitarra. Gliel’ho provato a spiegare ma mi hanno mandato a cagare. Effettivamente mi considero/considerano un ingegnere abbastanza atipico! E’ molto divertente però, sai? Vivere con un certo stile di vita che per la gente con cui lavoro è totalmente fuori dal mondo. Ultimamente mi chiamano punkabbestia, ahahaha!
Fatti una domanda e datti una risposta.
Quali sono le band più interessanti nel SOTTOTERRA in questo momento?
Faccio una lista, tu praticamente li conosci già tutti. Per chi sta leggendo vi consiglio vivamente di andarli a scovare. Io cerco sempre cose nuove da ascoltare, spero sia cosa gradita questa piccola e confusionaria lista.
Sick Thoughts, Black Panties, The Achtungs, Ausmuteants, Living Eyes, Giorgio Murderer, Institute, Buck Biloxi and the fucks, Coneheads, The VAM Society, Lady Banana, The Franceens…e per gli stomaci piú forti Hank Wood and the Hammerheads, Witchface, Dawn of Humans, Gas Rag, The Combat Zone, Violent Reaction, Glue, G.L.O.S.S., RIXE.
Diversi di questi nomi sono giá passati/passeranno sulle pagine di SOTTOTERRA!
In bocca al lupo per i prossimi numeri!
Grazie mille Tab, a presto!!