intervista Shake Your Bomp Babe Agency

shakeCiao Giuseppe, che fai nella vita?

Ciao bella figa! Oltre a fare schifo e tentare il suicidio?ahahaha… beh ho fatto svariati lavori, dal METALmeccanico al raccoglitore di pomodori, in questo momento sto cercando di sopravvivere.

Parlaci della Shake Your Bomp Babe Agency. Di che si tratta?

La Shake Your Bomp Babe Agency non è altro che un agenzia booking che si occupava (occupa?) di organizzare concerti, al tempo, a Torino e qualche tour in giro. Sino a qualche anno fa è stata per me linfa vitale, tutti quei gruppi sconosciuti a molti che passavano per l’Italia o che avevano ovviamente l’esigenza di suonare fuori dalle sale prove, alcune di queste bands hanno avuto anche successo, meno male direi, altre sono morte e ancora in tanti le piangiamo, non rimangono che i ricordi di quelle serate, in posti come il Velvet Club, un buco sottoterra che ha regalato veramente tante emozioni, per chi c’è stato sa di cosa parlo, ahahahahah roba da finire tutti in galera!shake-adesivo

Da quanto esiste la SYBBA e in che zona di mondo operavi?

Come ho detto prima l’epicentro era Torino, quindi tendenzialmente operavo in quella bellissima città…però non solo, ho cercato di dare una mano un po’ in giro, tour e anche qualcosa nella mia terra natale, la fuckin’ Sardegna, terra dimenticata da dio, dove ci si ricorda di lei solo in
estate.

Raccontaci di quello che ha fatto negli anni la SYBBA. Come organizzavi e come funzionavano le serate e i concerti?

Non avendo possibilità economiche io ero la segretaria, il cuoco, il fonico, il cassiere, il dj, il grafico etc etc… purtroppo non ho potuto organizzare tutte le bands che mi contattavano, alcune non ho proprio voluto io, gira tanta merda! Preferivo organizzare in posti piccoli, come appunto il Velvet Club, cercando di tenere il pubblico vicino tra loro ma anche con le bands, zero palchi alti, transenne e puttanate del genere! giuseppe
Quindi andavo direttamente ai locali o scrivevo loro una mail dove chiedevo disponibilità di poter organizzare, qualche volta non c’era spazio da nessuna parte quindi mi buttavo in posti occupati, come l’Asilo Okkupato (posto della madonna!), dove organizzai, grazie all’aiuto di Ale Kebab, per esempio, i TYVEK e CHEVAU, concerto sanguinolento! Le serate funzionavano così: all’arrivo della band, solitamente sempre e fottutamente in ritardo, si scaricava il furgone, si montava di corsa, si faceva il soundcheck e poi tutti a casa mia, dove cucinavo per tutti e s’iniziava a bere del buon barbera superiore di cantina! Come tu ben sai! finito di cenare si andava di corsa al locale, sempre di corsa diocane, che per fortuna era a due incroci da casa mia, mi mettevo in cassa (anche se spesso sono stato aiutato da delle amiche) nella speranza dell’arrivo del pubblico, quindi dell’inizio del concerto, dove ai bei tempi succedeva di tutto, gente che sputava pastis ovunque, bands in un bagno di sudore e quell’aria che trasudava rock’n’roll cazzo! anomalys-flyer_picnikFiniti i concerti si continuava con i miei djset di merda! Sino alla morte, ovviamente poi bisognava ricaricare il furgone e metterlo al sicuro, poi tappa kebab per assorbire i litri di alcool ingeriti e nuovamente tutti a casa mia a dormire, tutti in una cazzo di stanza stile ospedale militare improvvisato, con materassi ovunque! E uomini puzzolenti mezzi nudi accalcati l’uno con l’altro!

Difficoltà e casini vari? C’è stato un momento in cui fare serate r’n’r per la SYBBA era come una missione, almeno questo percepivo sia a distanza sia soprattutto alle serate che ho vissuto in prima persona. Cosa significava per te organizzare?

Già, la gente a iniziato a venire sempre meno ai live, quindi ho iniziato a usare una pubblicità più aggressiva, sembrava che dovessi andare a prenderli per il bavero e dire : che cazzo fai, non vieni? E coccolarli un po’ per convincerli a spendere 4 euro di merda per due bands più djset! Alla fine di ogni concerto volevo mandare a fare in culo tutto e tutti, era sempre più pesante, straziante e spesso umiliante, perché sembrava stessi facendo l’elemosina, quando invece gli stavi facendo un favore, perché se non ci fossero stati quei cazzo di concerti sarebbero andati in qualche posto del cazzo a spendere i loro soldi in cocktails annacquati, e provare a scoparsi fighette di legno nei bagni di qualche locale di merda, cosa che fanno ora. Per me organizzare concerti era come lo spirito santo per i cristiani, mi dava la forza di andare avanti, vedere tutti sudati e con il sorriso, era fantastico, soprattutto quando le bands erano contente lo ero anche io.satan Si creava una sorta di magia, nell’aria sentivi quel profumo di voglia di vivere, di sbattersene il cazzo, voglia di conoscere nuove bands, e non solo perché si parlava di tutto, ci si ritrovava tutti assieme a scacciare il demone della noia e della routine. In quel momento in cui la cultura era morta la sottocultura era diventata la cultura stessa. Ora non c’è quasi più un cazzo.

Come descriveresti le serate della SYBBA?

Da paura!!! Beh alcune non sono andate al meglio, ma fanculo, alla fine sono andate in un modo o nell’altro. Guardavi in faccia il pubblico e notavi quanto fossero davvero interessati e attenti ad ascoltare, oltre che a dimenarsi come piscopatici o tossici in astinenza! Tutta questa cosa si è persa man mano… peccato.dements

Avrai certo migliaia di aneddoti da raccontare, c’è n’è qualcuno in particolare che vuoi raccontare?

Wow, alcuni sono andati a perdersi nella mia mente, beh uno potrebbe essere la volta che suonarono i The Oops con i locali Malemute Kid, serata bella HC in tutti i sensi, dopo il mega concerto mi fiondo in consolle, ma dura poco, ahahahah… mi avvisano dell’arrivo degli sbirri, PANICO!!! si aprono le porte d’emergenza e via, tutti che scappano come scimmie impazzite, gente che per anni è venuta al Velvet Club ma non aveva mai notato la porta d’emergenza, la guardava spalancata sbalordita, ebbene si esiste! ahahahahah.. Cazzo sbirri da ogni dove e di ogni tipo, polizia, carabinieri, siae di merda etc etc, sembra di stare al The Church in California durante un concerto dei Black Flag nell’81, cristo, beh ad un certo punto vengono da me a farmi mille domande, nel mentre faccio caricare i furgoni come se nulla fosse successo, alla fine ho dovuto inventarmi che si trattava di una festa privata per un compleanno e che dei miei amichetti suonavano un paio di canzoni per divertirci un po’ ci saran state più di 200 persone! ahahahha …crash-normal
Purtroppo quello è stato il crack della storia del locale e quindi dei concerti per la SYBBA. Lo fecero chiudere per un bel po’, la gente si disabituò a venirci e addio tutto. Poi iniziarono a chiudere tutti i locali a Torino dove si poteva fare del live, puoi capire cosa rimase… ora nessuno vuole spostarsi dal centro, quindi organizzare un po’ più in periferia è un suicidio, i ragazzi dello Spazio211 lo sanno bene e tengono duro come possono. Poi ci sono stati mille parti esagerati, tra cui Ultra Twist, che andava via la corrente mille volte tra bestimmioni da far sbiancare A. Lavey. Vari concerti stile Altamont dei Movie Star Junkies, Demon’s claws, The Rippers, Intelligence, Felling of Love, J.C.Sàtan etc finiti veramente all’alba, e con vari morti al seguito ahahahah, era un continuo ” the wild party never die! ” … invece poi morì.

Qualche serata alla quale ti senti legato in particolar modo?

A tutte, dalla prima all’ultima, anche quelle andate di merda come Skip Jensen con Mr. Occhio, che si e no eravamo in sette tra il pubblico, ma fecero un concerto come se fossero davanti al pubblico di Woodstock, queste cose ti fanno capire chi veramente suona con il cuore in mano, con tutta l’attitudine del mondo.mrocchio Sono stato invece molto contento di quando organizzai il primo e unico Voodoo Rhythm Records Festival in Italia, dove vidi lo spazio211 pieno come non lo vedevo da tanto tempo, sold out, che bella parola, vennero da un po’ tutta Italia, alcuni dalla Francia, Danimarca e Olanda addirittura!!! Rimasi senza parole, oltre che con l’orifizio più sacro stretto sino la fine del festival. Avevo paura che finisse con me a dare il culo per ripagare le spese di tutto il festival, invece andò da paura!voodoo

So che ti sei trasferito a Berlino e che hai avuto un momento in cui avevi quasi chiuso…sei ancora in pista anche in Germania?

Guarda, non lo so nemmeno io, nel senso l’ho chiusa e l’ho riaperta, con mille speranze di ripartire in un nuovo posto. Prima di partire per cruccolandia avevo anche l’idea di trasformarla in un etichetta discografica (giusto perché mi piace soffrire e farmi del male) e di aprire un piccolo negozio di dischi, ma poi zero soldi e casini vari, quindi niente, però è sempre in cantiere l’idea. Avrei voluto produrre un po’ di amici, in Italia abbiamo delle bands della madonna, dal nord al sud, dovrei fare un elenco assurdo, ma posso buttare giù qualche nome come Intellectuals, Trio  Banana, The Rippers, Trans Upper Egypt, Second H. Sam, The Barsexuals e tanti altri che meriterebbero molto di più, ma ce n’è sono altri che dovrebbero riformarsi, come ad esempio gli Hormonas, che secondo me il loro ultimo album era ed è un capolavoro! Per non parlare dei testi, ma anche le musiche ovviamente, dei Movie Star Junkies, ogni volta mi disintegrano, perché sembrano parlare della mia cazzo di vita, ogni volta che esce un disco o una nuova canzone ho paura (ma anche la curiosità) di ascoltare che cazzo hanno tirato fuori, è come se mi sentissi sotto un operazione chirurgica e il medico sia in realtà uno sciamano, che tira fuori tutti i miei demoni e fantasmi, loro sono una band a cui sono molto legato…bara-birrreComunque, dove sto adesso ci sono tante possibilità, un botto di locali e la gente partecipa come non ho mai visto fare da nessuna parte. Ho mollato Torino per mille motivi… rabbia, tristezza, amarezza, pazzia etc, poi parliamoci chiaro, prima a Torino ci abitava il Diavolo, ora ci sono rimasti solo i suoi leccaculo al massimo.

C’è qualcosa che bolle nel pentolone della SYBBA?

Come ti dicevo l’ho riaperta, ma non sono riuscito a fare nulla, infatti chiedo scusa a tutte le bands che mi scrivono ogni giorno, io ci provo anche da lontano, ma porcodio in Italia non ce la si fa più! Vedo e sento nuovi promoter o proprietari di locali che non sanno neanche da dove iniziare, che s’improvvisano, creando solo casini, (io pure ne ho fatti!) , che ci può stare se inizi da poco e poi fa parte del gioco. Ma quello che mi fa incazzare è la spocchia, il fatto che non ammettono gli sbagli e fanno pure i fighi, owild-weekendrganizzare non è essere un figo, anzi, sei uno sfigato del cazzo che cerchi di dare un senso alla tua vita e lo fai con la tua passione più grande: LA MUSICA. Ho sentito tante bands lamentarsi della situazione in Italia, e ne hanno ben donde, arrivi con il furgone senza sapere un orario, un posto dove dormire e senza cena, cazzo quelle sono le basi! E’ il minimo dare cibo e alloggio ad una band in tour, ma non è solo in Italia, sono sempre felice quando vedo giovani iniziare a suonare o anche organizzare concerti, ma diocane, non c’è attitudine, e per la maggiore sono figli di papà che fanno gli alternativi, in più basta organizzare concerti dei sosia dei Black Lips o Ty Segall, avete rotto il cazzo!!! Tutti fissati con quelle etichette che vendono carne trita e ritrita, e il pubblico? Da prendere a calci in culo, tutto fumo e di arrosto manco l’ombra. Sarebbero d’apprezzare, invece stanno aiutando ad uccidere il vero spirito R’n’R. Nutrono il pubblico di merda e tutti sono contenti di mangiare merda, assurdo. Sembra che tutti siano ciechi, non credo che sia la morte del R’n’R, ma sicuramente non è R’n’R questa merda e questa gente!

11 – Fatti una domanda e datti una risposta.

Vuoi un whisky? si grazie, doppio e senza ghiaccio.

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